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Plato - Phaedo » Ripa, Cesare Iconologia - p. 52

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Che Bacco solo e Febo eternamente giovani sono etc.
Et per la giovinezza volsero significare la virtù del Sole, produttore
sempre in vigore del suo calore di cose nove et belle.
Sostiene con la sinistra mano le tre Gratie per dimostrare che ciò che
di bello e di bono è in questo mondo, tutto apparisce per la sua luce e da
quello in gran parte è prodotto.
Con il serpe morto et con le frezze si dipinge per accennare la favola
di Pitone ucciso d'Apollo, finto solo per dimostrare i giovevoli effetti che
nella terra opera la forza del Sole, asciugando le superfluità de gl'humori
et risolvendo le corruttioni.
Starà detta figura con bella dispositione sopra d'un Carro, il quale
da Ovidio nel secondo libro delle Metamorfosi così si dipinge:
Di ricche gemme è quel bel Carro adorno
Et ha d'oro il timone et l'asse d'oro.
Le curvature delle rote intorno
Da salda fascia d'or cerchiate foro.
I raggi son che fan più chiaro il giorno
D'argento e gemme in un sottil lavoro
E tutto insieme sì gran lume porge
Ch'in Ciel da terra il carro non si scorge.

Questo Carro, come racconta il Boccaccio nel 4. libro della Genea-
logia de gli Dei
, ha quattro rote perché nel suo corso d'un anno cagio-
na quattro mutationi de' tempi et è tirato da quattro Cavalli delli qua-
li il primo da gli Poeti è chiamato Piroo, il secondo Eoo, il terzo E-
theone et il quarto Phegone et con questi hanno mostrato la qualità
et il camino del giorno, percioché Piroo, che è il primo, si dipinge ros-
so, essendo che nel principio della mattina, ostando i vapori che si leva-
no dalla terra, il Sole nel levarsi è rosso; Eoo che è il secondo si di-
mostra bianco perché essendosi sparso il Sole et havendo cacciati i va-
pori è splendente et chiaro; il terzo è Etheone et si rappresenta rosso
infiammato, tirando al giallo, perché il Sole (fermato nel terzo del
Cielo) mostra più risplendente se stesso; l'ultimo è Phegone et si figu-
ra di color giallo, ma che porga al nero, per dimostrare la decli-
natione d'esso verso la terra, al tempo che tramontando fa oscurare
la terra.
Carro di Marte


Carro di Marte.

Fu rappresentato Marte dall'antichità per huomo feroce et terri-
bile nell'aspetto et Statio nel 7. libro della Thebaide l'arma di
corazza tutta piena di spaventevoli mostri con l'elmo in testa et con
l'ucello Pico per cimiero, con la destra mano porta un'asta et con il
braccio sinistro tiene con ardita attitudine uno scudo di splendore san-
guigno et con la spada al fianco sopra d'un Carro tirato da doi Lupi
rapaci.
Si mostra terribile et spaventevole nell'aspetto per dar terrore et spa-
ventar i nemici.
I mostri che sono nell'armatura mostrano essere appresso di Marte il
furore, l'impietà et altri simili passioni.
Gli si pone il Pico per cimiero, per esser uccello dedicato a Marte per


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