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Plato - Sophista » Ripa, Cesare Iconologia - p. 59

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Il che fanno anco gl'agricoltori del terreno, i quali gettato che hanno
in terra i semi, subito cuoprono i solchi, affinché gl'ucelli non mangino le
semente.
Le sedie, come dicemmo, altro non vogliono inferire che dimostrare non
solamente le Case, ma anco le Città che sono stantie de gl'habitatori,
rimangono molte volte vacue per guerra o per peste, overo che nella
superficie della terra molte sedie sieno vote, molti luoghi dishabitati o
che essa terra sempre tenga molte sedie vote per quelli che hanno a na-
scere.
Carro della Notte


Carro della Notte.

Come dipinto da diversi Poeti et in particolare dal Boccaccio nel primo
libro della Geneologia de gli Dei.
Una donna, come matrona, sopra d'un carro di quattro di rote, per
mostrare le quattro vigilie della notte. Tibullo gli dà due cavalli
negri, significando con essi l'oscurità della notte et alcuni altri fanno
tirare da due gufi, come ucelli notturni. Vergilio li dà due grand'ali ne-
re distese in guisa che paia che voli et che mostri con esse ingombrar
la terra, et Ovidio gli cinge il capo con una ghirlanda di papavero signi-
ficante il sonno.
Carro di Bacco


Carro di Bacco.

Un giovane allegro, nudo, ma che ad armacollo porti una pelle di
lupo cerviero, sarà coronato d'hedera, tenendo con la destra ma-
no un Tirso parimente circondato dalla medesima pianta; starà detta
Immagine sopra d'un Carro adorno di ogni intorno de viti con uve bian-
che et negre et sarà tirato detto Carro da Pantere et Tigri. I Poeti
dicono che Bacco fosse il ritrovatore del Vino et esser Dio di quello.
Giovane si dipinge et rappresenta con la ghirlanda d'hedera, per il che l'edera è dedica-
ta a lui et è sempre verde per la quale si viene a denotare il vigor del vino
posto per Bacco, il quale mai s'invecchia, anzi quanto è di più tempo
tant'ha maggior possanza.
Allegro si dipinge, perché il vino rallegra il cuore de gl'huomini et
anco bevendolo moderatamente dà vigore et cresce le forze.
Dipingesi nudo, perché quelli che bevono fuor di misura divengono
ebrii et manifestano il tutto, overo perché il bere fuor de termini con-
duce molto in povertà et restano ignudi, o perché il bere fuor de i ter-
mini genera calidezza.
Il Tirso circondato dall'hedera dinota che questa pianta, sì come le-
ga tutto quello al che s'appiglia, così il vino lega l'humane menti.
Il Carro significa la volubilezza de gl'Ebrii, percioché il troppo vino
fa spesso aggirare il cervello a gl'huomini, come s'aggirano le ruote de i
Carri.
La pelle del lupo Cerviero che porta ad arma collo dimostra che
quest'animale è attribuito a Bacco, come anco per dare ad intendere
che il vino pigliato moderatamente cresce l'ardire et la vista dicendosi


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