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Petrarca, Francesco - Triumphi » Ripa, Cesare Iconologia - p. 68

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Cecità della mente


Cecità della Mente.

Donna vestita di verde, stia in prato pieno di varii fiori, col ca-
po chino et con una talpa appresso.
Cecità si dice la privatione della luce de gl'occhi et per la similitudine,
overo per analogia, si domanda ancora l'offuscatione della mente, però
l'una si dimostra con la talpa per antico costume de gl'Egittii, come rac-
conta Oro Apolline, l'altra con la testa china verso li caduchi fiori della
terra, che sono le delitie mondane che allettano l'anima e la tengono oc-
cupata senza profitto, perché quanto di bene il mondo lusinghiero ci pro-
mette, tutto è un poco di terra non pur sotto falsa speranza da breve pia-
cere ricoperta, ma con grandissimi pericoli di tutta la nostra vita, come
ben dice Lucretio lib. 2. de Natura Rerum:
O miseras hominum mentes et pectora caeca
Qualibus in tenebris vitae quantisque periclis.
Degitur hoc aevi quodcumque est.

Et Ovidio nel lib. 6. delle Metamorfosi.
Pro superi quantum mortalia pectora caeca
Noctis habent.

Celerità


Celerità.

Donna che nella destra mano tiene un folgore come narra Pierio
Valeriano nel lib. 43. de' suoi Ieroglifici a canto haverà un delfino e
per l'aria un sparviero ancor'egli posto dal sopradetto Pierio nel lib. 22.
per la celerità, ciascuno di questi è velocissimo nel suo moto dalla cogni-
tione del quale in essi si sa facilmente che cosa sia celerità.
Chiarezza


Chiarezza.

Una giovane ignuda, circondata di molto splendore da tutte le
bande et che tenga in mano il Sole.
Chiaro si dice quello che si può ben vedere per mezo della luce che l'il-
lumina et fa la chiarezza, dimandaremo quella fama che l'huomo o con
la nobilità o con la virtù s'acquista, come dimostra Pierio Valeriano nel
lib. 44., et S. Ambrogio chiama chiarissimi quelli i quali son stati al mon-
do illustri di Santità et di dottrina; si dice ancora Chiarezza una delle
quattro doti de' Beati in Cielo et in ciascuno di questi significati.
Si dipinge giovane perché, nel fiorire de' suoi meriti, ciascuno si dice
essere chiaro per la similitudine del Sole che fa visibile il tutto.
Clemenza. A


Clemenza.

Donna sedendo sopra un leone, nella sinistra mano tiene un'asta
e nella destra una saetta, la quale mostri di non lanciarla, ma di git-
tarla via; così è scolpita in una medaglia di Severo Imperatore con que-
ste lettere:   Indulgentia Aug. in car
Il leone è simbolo della clemenza, perché come raccontano i Naturali,
se egli per forza supera et gitta a terra un huomo, se non sia ferito da lui
non lo lacera né l'offende, se non con leggierissima scossa.
La saetta nel modo che dicemmo è segno di Clemenza, non operandosi


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