Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]

Porge il ramo della medesima pianta per dar segno di pace e l'armi git-
tate per terra, co' fasci consolari sospesi, nota il non volere contra i colpe-
voli essercitar la forza, secondo che si potrebbe per rigor di giustitia, però
si dice che propriamente è Clemenza l'Indulgenza di Dio a' nostri peccati,
però il Vida Poeta religioso in cambio di Mercurio finge che Giove della
Clemenza si serva nell'ambasciaria, nel lib. 5. della Christiade. E Seneca in
Ottavia ben'esprime quanto s'è detto di sopra della Clemenza, così dicendo:

Pulchrum est eminere inter illustres viros
Consulere Patriae, parcere afflictis, fere
Caede abstinere, tempus atque irae dare,
Orbi quietem, Saeculo pacem suo.
Haec summa virtus petitur hac Coelum via
Sic illae Patriae primus Augustus parens
Complexus astra est colitur et templis Deus.
Clemenza. C

Clemenza.

Donna che con la sinistra mano tenga un processo et con la destra lo
cassi con una penna et sotto a i piedi vi saranno alcuni libri.
Clemenza e Moderatione

Clemenza e Moderatione
nella Medaglia di Vitellio.

Donna a sedere, con un ramo di lauoro in mano et con l'altra
tiene un bastone un poco lontano.
La Clemenza è una virtù d'animo che muove l'huomo a compassione
et lo fa facile a perdonare et pronto a sovvenire.
Si dipinge che sieda per significare mansuetudine e quiete.
Il bastone mostra che può et non vuole usare il rigore, però ben si può
dire alludendosi al presente Pontificato:
Cedan mille Severi ad un Clemente.
Et potrebbesi anco dire quel che dice Ovidio nel lib. 3. de Ponto:

Principe nec nostro Deus est moderatior ullus
Iustitia vires temperat ille suas.
Il ramo del lauro mostra che con esso si purificavano quelli ch'haveano
offesi gli Dii.
Cognitione

Cognitione.

Donna che stando a sedere tenghi una torcia accesa et appresso havrà
un libro aperto, che con il dito indice della destra mano l'accenni.
La torcia accesa significa che, come a i nostri occhi corporali fa biso-
gno della luce per vedere, così all'occhio nostro interno, che è l' intelletto,
per ricevere la cognitione delle spetie intelligibili, fa mestiero dell'istru-
mento estrinseco de' sensi et particolarmente di quello del vedere che di-
mostrarsi col lume della torcia, percioché come dice Aristotele:

Nihil est in
intellectu, quod prius non fuerit in sensu, ciò mostrando ancora il libro aperto,
perché o per vederlo o per udirlo leggere si fa in noi la cognition delle co-
se.
Cognitione delle cose

Cognitione delle cose.

Donna che nella destra mano tiene una verga, overo un scettro et nel-
la sinistra un libro, da che si comprende che la cognition delle cose
s'acquista per mezo dell'attenta lettione de' libri, il che è un dominio del-
l'anima.
Comedia. A

Comedia.

Donna in habito di zingara, ma il suo vestimento sarà di varii colo-
ri, nella destra mano terrà un cornetto da sonar di musica, nella sini-
stra una maschera et ne' piedi i socchi. La diversità de' colori nota le varie

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