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Epicurus - Epistula ad Menoeceum » Ripa, Cesare Iconologia - p. 76

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


La spada nuda e la prontezza di voler combattere dinota non solo il
colerico esser pronto alla rissa, ma anco presto a tutte l'altre operationi,
come ancora significa la sopradetta fiamma di fuoco, essendo suo proprio
di risolvere.
Si dipinge giovane, quasi nudo et con lo scudo per terra, percioché
guidato dall'impetuosa passione dell'animo non si provede di riparo, ma
senza giuditio et consiglio espone ad ogni pericolo, secondo il detto di
Seneca in Troade: Iuvenile vitium est regere non posse impetum.. Et però bene
disse Avicenna nel 2. del 1. della Dittione 3. al cap. 3. che quando l'opere
sono fatte con maturità danno segno di un temperamento perfetto, ma
quando si fanno con impeto et con poco consiglio danno segno di molto
calore.
Gli si dipinge il leone a canto, per dimostrare la fierezza et animosità
dell'animo nascente dalla già detta cagione. Oltre di ciò mettevisi que-
sto animale per essere il Colerico simile a l'iracondo leone, del quale così
scrisse l' Alciato ne i suoi Emblemi:
Alceam veteres caudam dixere leonis
Qua stimulante iras concipit, ille graves
Luthea cum surgit bilis crudescere et atro
Felle dolor furias exicitat indomitas.

Denota anco il leone esser il colerico di natura magnanima et liberale,
anzi che passando li termini diviene prodigo, come gl'infrascritti versi
della Scuola Salernitana, non solo di questa, ma di tutte l'altre qualità
sopradette dicono:
Est humor cholera, qui competit impetuosis
Hoc genus est hominum cupiens praecellere cunctos
Hi leviter discunt, multum comedunt, cito crescunt;
Inde, et magnanimi sunt, largi summa petentes
Hirsutus, fallax, irascens prodigus, audax,
Astutus, gracilis, siccus, croceique coloris.

Sanguigno per l'Aria


Sanguigno per l'aria.

Un giovane allegro, ridente, con una ghirlanda di varii fiori in ca-
po, di corpo carnoso, et oltre i capelli biondi haverà il color della
faccia rubicondo misto con bianco et che sonando un leuto dia segno, con
rivolgere gl'occhi al Cielo, che gli piaccia il suono et il canto; da una
parte d'essa figura vi sarà un montone, tenendo in bocca un grappo d'uva
et dall'altra banda vi sarà un libro di musica aperto.
Giovane allegro, con la ghirlanda di fiori et ridente si dipinge il san-
guigno, perché (secondo Hippocrate) in quelli che abondano di sangue
temperato et perfetto si generano spiriti vitali puri et sottili da' quali
nasce il riso et l'allegrezza, onde questi sono piacevoli et faceti et ama-
no i suoni et i canti.
L'esser di corpo carnoso, secondo Galeno nel 2. lib. del Temperamen-
to
al cap. 9. et Avicenna nel lib. 1. significa che dalla virtù assimulativa,
che ne i sanguigni è molto potente, nasce l'habito del corpo carnoso.
Dipingesi rubicondo misto con bianco, perché (secondo Avicenna nel
2. del 1.) questo colore denota abondanza di sangue, et però dice Galeno
nel 2. de gli Aphorismi nel commento 2. che l'humore che nel corpo pre-
domina dà il colore alla carne.


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