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Biblia, Mt » Ripa, Cesare Iconologia - p. 95

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]

Una prigion di sensi, un laccio forte,
Un vender libertade a prezzo incerto,
Un aspettar mercè contraria al merto
È questo che il vil volgo appella Corte.
Quivi han gl'adulatori albergo fido,
Tenebre il ben'oprar, la fraude lume
Sede l'ambition, l'invidia nido.
L'ordire insidie, il farsi idolo e nume
Un huom mortal, l'esser di fede infido,
Appar qui gloria, ahi secolo? ahi costume?

Cortesia


Cortesia.

Donna vestita d'oro, coronata a guisa di Regina e che sparge
collane danari et gioie.
La Cortesia è virtù che serra spesso gli occhi ne' demeriti altrui, per
non serrar il passo alla propria benignità.
Crepusculo della Mattina


Crepusculo della Mattina.

Fanciullo di carnagione bruna, c'habbia l'ali a gli omeri del
medesimo colore, stando in atto di volare in alto, haverà in cima
del capo una grande et rilucente stella et che con la sinistra mano tenghi
un'urna rivolta all'ingiù, versando con essa minutissime gocciole d'acqua,
et con la destra una facella accesa, rivolta da la parte di dietro e per l'aria
una rondinella.
Crepusculo (per quello che riferisce il Boccaccio nel primo libro del-
la Genealogia de gli Dei) viene detto da crepero che significa dubbio,
conciosiaché pare si dubiti se quello spatio di tempo sia da conce-
der alla notte passata o al giorno venente, essendo ne li confini tra
l'uno et l'altro. Onde per tal cagione dipingeremo il Crepuscolo di co-
lor bruno.
Fanciullo alato lo rappresentiamo, come parte del tempo e per signi-
ficare la velocità di questo intervallo che presto passa.
Il volare all'in su dimostra che il crepusculo della mattina s'alza spen-
to dall'alba che appare in Oriente.
La grande et rilucente stella che ha sopra il capo si chiama Luci-
fer
, cioé apportatore della luce et per essa gli Egittii (come riferi-
sce Pierio Valeriano nel libro 46. de' suoi Ieroglifici) significavano
il crepusculo della mattina et il Petrarca nel Trionfo della Fama,
volendo mostrare che questa stella appare nel tempo del crepusculo
così dice:
Qual in su 'l giorno l'amorosa stella
Suol venire d'Oriente innanzi al Sole
.
Lo spargere con l'urna le minutissime gocciole d'acqua dimostra che
nel tempo d'estate cade la ruggiada et l'Inverno per il gelo la brina, on-
de l'Ariosto sopra di ciò così disse:
Rimase adietro il lido e la meschina
Olimpia che dormia senza destarse
Finché l'Aurora la gelata brina
Dalle dorate ruote in terra sparse.

Et Giulio Camillo in un suo Sonetto:
Rugiadose dolcezze in matutini
Celesti humor, che i boschi inargentate
Hor tra gl'oscuri e lucidi confini
Della notte et del dì,
etc.
La facella ardente rivolta nella guisa che dicemmo ne dimostra che
il crepusculo della mattina è messaggiero del giorno.


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