BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Aristoteles - Meteorologica » Ripa, Cesare Iconologia - p. 99

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Lo scudo nel sopradetto modo è per dimostrar il fine di quei che atten-
dono alla crapula, cioè il gusto, il quale credono che porti seco la feli-
cità di questo mondo, come voleva Epicuro.
Il porco da molti scrittori è posto per la crapula, percioché ad altro non
attende ch'a mangiare et mentre divora le sporcitie nel fango non alza la
testa, né mai si volge indietro, ma del continuo seguita avanti per trovar
miglior cibo
Crudeltà. A


Crudeltà.

Donna di color rosso nel viso e nel vestimento, di spaventosa guar-
datura, in cima del capo habbia un rosignuolo e con ambi le mani
affoghi un fanciullo nelle fasce, perché grandissimo effetto di crudeltà è l'oc-
cidere chi non nuoce altrui, ma è innocente in ogni minima sorte di delit-
to, però si dice che la crudeltà è insatiabil'appetito di male nel punir l'in-
nocenti, rapir'i beni d'altri, offendere e non difendere i buoni e la giustitia.
Il vestimento rosso dimostra che i suoi pensieri sono tutti sanguigni.
Per lo rosignuolo si viene accennando la favola di Progne e di Filome-
na, vero indicio di crudeltà, onde disse l'Alciato:
Ecquid Colchi pudet vel te Progne improba? mortem
Cum volucris propriae prolis amore subit.

Crudeltà. B


Crudeltà.

Donna ridente vestita di ferruggine, con un grosso diamante in mezo
al petto, che stia ridendo in piedi con le mani appoggiate a i fianchi,
e miri un incendio di case et occision di fanciulli rivolti nel proprio sangue.
La crudeltà è una durezza d'animo che fa gioire delle calamità de l'al-
tri, et però le si fa il diamante che è pietra durissima e per la sua durezza
è molto celebrata da' Poeti in proposito della crudeltà delle donne.
L'incendio e l'occissione rimirante col viso allegro sono i maggior se-
gni di crudeltà di qualsivoglia altro et pur di questa sorte d' huomini ha
voluto poter gloriarsi il mondo a' tempi passati nella persona di più di un
Nerone et di molti Herodi, accioché non sia sorte alcuna di sceleraggine,
che non si conservi a perpetua memoria nelle cose publiche che son l'hi-
storie fabricate per esempio de' posteri.
Cupidità


Cupidità.

Donna ignuda, c'habbia bendati gl'occhi con l'ali alle spalle.
La cupidità è un appetito fuor della debita misura ch'insegna la
ragione, però gl'occhi bendati sono segno che non si serve del lume dello
intelletto. Lucretio lib. 4. de Natura Rerum:
Nam faciunt homines plerumque cupidine caeci
Et tribuunt ea, quae non sunt tibi commoda vere.

L'ali mostrano velocità, con le quali essa segue ciò che sotto spetie di
buono et di piacevole le si rappresenta.
Si fa ignuda perché con grandissima facilità scuopre l'esser suo.
Curiosità


Curiosità.

Donna con vestimento rosso et azurro, sopr'il quale vi siano spar-
se molt'orecchie et rane, haverà i capelli dritti, con le mani alte, col
capo che sporga in fuora et sarà alata.


pagina successiva »
 
p. 99