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Orpheus - Hymni » Ripa, Cesare Iconologia - p. 128

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Il vestimento rosso dimostra che l'oratione deve essere concitata et
affettuosa, in modo che ne risulti rossore nel viso, accioché sia eloquen-
te et atta alla persuasione, conforme al detto d'Horatio:
Si vis me flere, dolendum est primum ipsi tibi.
Et questa assertione concitata si dimostra anco nella mano et nel dito
alto, perché una buona parte dell'eloquenza consiste nel gesto dell'oratione.
Eloquenza. D


Eloquenza.

Matrona vestita d'habito honesto, in capo haverà un Papagallo et
la mano destra aperta in fuora et l'altra serrata mostri d'asconder-
la sotto le vesti.
Questa figura è conforme all'opinione di Zenone Stoico, il quale dice-
va che la Dialetica era somigliante a una mano chiusa, perché procede
astutamente, et l'eloquenza simigliante a una mano aperta, che si allar-
ga et diffonde assai più. Per dichiaratione del Papagallo servirà quan-
to si è detto di sopra.
Eloquenza. E


Eloquenza nella Medaglia di Marc'Antonio.

Era da gli Antichi Orfeo rappresentato per l'Eloquenza et lo dipinse-
ro in habito filosofico, ornato dalla tiara Persiana, sonando la lira,
et avanti d'esso vi erano Lupi, Leoni, Orsi, Serpenti et diversi altri anima-
li che gli leccavano i piedi, et non solo v'erano anco diversi ucelli che
volavano, ma ancora monti et alberi che se gli inchinavano et parimen-
te sassi dalla musica commossi et tirati.
Per dichiaratione di questa bella figura ci serviremo di quello che ha
interpretato l'Anguillara a questo proposito nelle Metamorfosi d' Ovidio
al lib. 10. dicendo che Orfeo ci mostra quanta forza et vigore habbia
l'eloquenza, come quella che è figliuola d'Apollo, che non è altro che
la sapienza.
La lira è l'arte del favellare propriamente la quale ha somiglianza del-
la lira, che va movendo gl'affetti col suono hor acuto, hor grave della
voce et della pronuntia.
Le selve et i monti che si muovono altro non sono che quegl'huomi-
ni fissi et ostinati nelle loro opinioni et che con grandissima difficultà si
lassano vincere dalla suavità delle voci et della forza del parlare, perché
gl'alberi, che hanno loro radici ferme et profonde, notano gl'huomini
che fissano nel centro dell'ostinatione le loro opinioni.
Ferma ancora Orfeo i fiumi, che altro non sono che i disonesti et lasci-
vi huomini, che quando non sono ritenuti dalla forza della lingua dalla
loro infame vita, scorrono senza ritegno alcuno fin'al mare, ch'è il pen-
timento et l'amarezza che suole venire subito dietro a i piaceri carnali.
Rende mansuete et benigne le fiere, per le quali s'intendono gl'huomi-
ni crudeli et ingordi del sangue altrui essere ridotti dal giuditioso favel-
latore a più humana et lodevole vita.


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