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Orpheus - Argonautica » Ripa, Cesare Iconologia - p. 147

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Favore. A


Favore.

Gl'antichi fingevano un giovane ignudo, allegro, con l'ali alle spalle,
con una benda a gli occhi et co' piedi tremanti, stava sopra una ruota.
Io non so vedere per qual altro fine così lo depingessero, se non per di-
mostrare i tre fonti onde scaturiscono et derivano tutti i favori. Il pri-
mo è la virtù, significata per l'ali da gl'antichi spesse volte per mantenere
la metafora del volo dell'ingegno. Il secondo è la fortuna, dalla quale
dicevano haver le ricchezze et per quelle la nobiltà, le quali due cose
principalmente danno et mantengono il favore vivo et gagliardo et la
fortuna è dimostrata con la ruota, per la ragione da dirsi a suo luogo. L'al-
tra cagione del favore è il capriccio et inclinatione di chi favorisce,
senza alcun fine stabile o senza sprone d'alcuna cosa ragionevole et que-
sto vien significato per la cecità de gl'occhi corporali, da quali s'impara
esser corto il conoscimento dell'intelletto et queste sono tre cagioni.
Si possono ancora con queste medesime cose significare tre effetti d'es-
so, cioè l'ali l'ardire che si ha dal favore per impiegarsi a grand'impre-
se, la superbia che toglie la virtù et la conoscenza delle persone men
grandi, il che si nota nella cecità, et il dominio della fortuna, che per lo
più si conseguisce per mezo de' favori, et ciò per la ruota si manifesta.
Però questo si dice secondo il volgo, non dovendo noi attribuire dominio
alcuno alla fortuna, dipendendo tutto dalla Divina Providenza. Et in
questo s'ha da seguitare la verità, insegnataci da S. Tomasso contra Gen-
tiles
li. 3. cap. 92.
Favore. B


Favore.

Un giovane armato, con uno scudo grande posato in terra, ove sarà
depinto il mare con un delfino che porti sopra il dorso un giovi-
ne che soni la lira et con la mano dritta terrà uno scettro abbassato ver-
so la terra.
Si depinge il Favore armato per l'audacia di scoprirsi vigoroso nelle
imprese di molta difficultà, alle quali spesso s'arrischia et ne esce facil-
mente con honore.
Lo scudo è segno che i favori sono difesa della fama et della robba, co-
me esso è fatto per difesa della vita corporale.
Il Delfino nel modo detto accenna la favola d'Arione nobile sonato-
re, il quale per invidia d'alcuni marinari, essendo gettato dalla barca nel-
l'acque, fu da questo pesce amorevolmente portato alla riva, il qual'of-
fitio si può prendere in questo proposito, perché il favore deve esser senza
obligo et senza danno di chi lo fa, ma con utile et honore di chi lo ri-
ceve, le quali qualità si vedono espresse nell'attioni del delfino, che senza
suo scomodo porta il sonatore per l'acque et gli salva la vita.
Si dice ancora esser portato uno che è sollevato da favore et per mez-
zo d'essi facilmente viene a termine de' suoi desiderii. In cambio del del-
fino si potrebbe ancora fare una nave in alto mare, con un vento che le
spiri in poppa, per dimostrare che il favore è l'aiuto che s'ha per lo com-
pimento de' desiderii.


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