Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]

Fortuna. D

Fortuna.

Donna che con la destra mano tiene un cornucopia et un ramo d'al-
loro et con la sinistra mano s'appoggia ad un timone, significando
ch'ella fa trionfare chiunque vuole et la dimostratione di ciò si rappre-
senta con il ramo dell'alloro.
Fortuna aurea

Fortuna Aurea.
Nella Medaglia d'Adriano.

Una bellissima donna che giace in un letto sternio con un timone
alli piedi.
Questa è quella Fortuna aurea che in camera de gl'Imperadori si so-
leva ponere mentre vivevano et che reggevano l'Imperio come per la
loro Fortuna.
Forza. A

Forza.

Donna robusta, con le corna di toro in testa, a canto terrà un ele-
fante, con la probosside dritta, perché volendo gl'Egittii significare
un huomo forte lo dimostravano con quest'animale, come si legge in Oro
Egittio nel lib. secondo de' suoi Ieroglifici; le corna ancora e spetialmente
di toro mostrano questo medesimo, onde Catone presso a Cicerone nel li-
bro della Vecchiezza

dice che quando egli era giovane non desiderava le
forze né d'un toro, né d'un elefante, prendendo questi due animali come
più forti et gagliardi de gl'altri.
Forza d'Amore. A

Forza d'Amore.

Cupido con l'ali alle spalle, con l'arco et le saette in mano et con la
faretra al fianco, la mano sinistra alzata verso il Cielo, donde scen-
dono alcune fiamme di fuoco, insieme con molte saette spezzate che gli
piovono intorno da tutte le bande, mostrandosi così che Amore può tan-
to che rompe la forza di Giove et incende tutto il mondo; così è dipinto
dall' Alciato in uno Emblema così dicendo:

Aligerum fulmen fregit, Deus aliger, igne
Dum demostrat uti est fortior ignis Amor.
Per significare questo medesimo l'istesso auttore descrive Amore in un
carro tirato da leoni, come si vede nell'istesso luogo.
Forza d'Amore. B

Forza d'Amore sì nell'acqua, come in terra.

Fanciullo ignudo, con l'ali a gl'homeri, con la destra mano tiene un
pesce et con la sinistra un mazzo di fiori, così l' Alciati dal Gre-
co lo tradusse:

Nudus Amor viden, ut ridet placidumque tuetur?
Nec faculas, nec quae cornua flectat habet
Altera, sed manuum flores gerit, altera piscem,
Scilicet ut terrae iura, det atque mari.
Forza Minore

Forza Minore, da maggior forza superata.

Per esprimere gl'antichi questo concetto, il quale è più conveniente
all'emblema che a quello che si appartiene a noi di trattare, dipin-
gevano una pelle d'hiena, con un'altra di Pantera appresso, per l'esperien-
za che si vede nella contrarietà di questi due animali et per l'effetto del-
le loro pelli, perché stando vicine quella della hiena si guasta et corrom-
pe quella della pantera, il che avviene ancora nelle penne dell'aquila, le

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