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Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


et scrivono alcuni che il cervo di sua natura, allettato dal suono
del flauto, quasi si dimentica di se stesso et si lascia pigliare. In confor-
matione di ciò è la presente imagine, nella quale si dichiara la dolcezza
delle parole con la melodia del suono et la natura di chi volentieri si sen-
te adulare con l'infelice naturale instinto del cervo, il quale mostra an-
cora che è timido et d'animo debole chi volentieri porge gl'orecchi a
gl'adulatori.
Adulatione. C


Adulatione.

Donna con due faccie, l'una di giovane bella et l'altra di vecchia ma-
cilente, dalle mani l'escono molte Api, che volino in diverse parti et
a canto vi sia un cane.
La faccia bella è indicio della prima apparenza delle parole adulatri-
ci et l'altra faccia brutta mostra i difetti dissimulati et mandati dietro
alle spalle.
L'Api, secondo Eucherio, sono proprio simulacro dell'adulatore, per-
ché nella bocca portano il mele et nell'occulto tengono il pungente acu-
leo, col quale feriscono molte volte l'huomo che non se ne avvede.
Il cane con lusinghe accarezza chi gli dà il pane, senza alcuna distin-
tione di meriti o demeriti, et alcune volte ancora morde chi non lo meri-
ta et quello stesso che li dava il pane s'avviene che tralasci; però si assi-
miglia assai all'adulatore et a questo proposito lo pigliò Marc'Antonio
Cataldi Romano in quel Sonetto:
Nemico al vero et delle cose humane
Corruttor, cecità dell'intelletto,
Venenosa bevanda e cibo infetto
Di gusti e d'alme sobrie e menti sane.
Di lodi, di lusinghe e glorie vane
Vasto albergo, alto nido, ampio ricetto
D'opre, di fintion, di vario aspetto
Sfinge, Camaleonte e Circe immane.
Can che lusinga e morde; acuto strale,
Che non piaga e che induce a strane morti,
Lingua che dolce appar mentre è più fella.
In somma, è piacer rio, gioia mortale,
Dolce tosco, aspro mel, morbo di corti,
Quel che Adular l'errante volgo appella.

Affanno


Affanno.

Huomo vestito di berettino, vicino al negro, co'l capo chino et
volto mesto et in ambe le mani tenga dell'assentio.
Il capo chino et l'aspetto di mala voglia ci dimostra che l'affanno è u-
na spetie di malinconia et dispiacere che chiude la via al cuore per o-
gni sorte di consolatione et di dolcezza; et per dare ad intendere che l'
affanno è un dispiacere più intenso de gl'altri vi si dipinge l'assentio, per
segno d'amaritudine del dolore, che per significare quest'istesso disse il
Petrarca: Lagrimar sempre è 'l mio sommo diletto,
Il rider doglia, il cibo assentio et tosco.

Affanno Cordoglio Rammarico


Affanno, Cordoglio, Rammarico.

Huomo mesto, malinconioso et tutto rabuffato, con ambe le mani
s'apre il petto et si mira il cuore, circondato da diversi serpi. Sa-
rà vestito di berettino vicino al negro, il detto vestimento sarà stracciato,
solo per dimostrare il dispregio di se stesso et che quando uno è in travagli


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