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Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Historia. A


Historia.

Donna alata et vestita di biancho che guardi indietro, tenghi
con la sinistra mano un ovato, overo un libro, sopra del quale mo-
stri di scrivere, posandosi col piè sinistro sopra d'un sasso quadrato et
a canto vi sia un Saturno, sopra le spalle del quale posi l'ovato, overo il libro,
ove ella scrive.
Historia è arte con la quale scrivendo s'esprimono l'attioni notabili de
l'huomini, division de' tempi, nature e accidenti preteriti e presenti delle per-
sone e delle cose, la qual richiede tre cose, verità, ordine et consonanza.
Si fa alata, essendo ella una memoria di cose seguite, degne di sapersi,
la quale si diffonde per le parti del mondo et scorre di tempo in tempo
alli posteri.
Il volgere lo sguardo indietro mostra che l'Historia è memoria delle
cose passate nata per la posterità.
Si rappresenta che scriva nella guisa che si è detto percioché l'histo-
rie scritte sono memorie de gli animi et le statue del corpo, onde il Pe-
trarca nel Sonetto 84:
Pandolfo mio quest'opere son frali
A lungo andar, ma il nostro studio è quello
Che fa per fama gl'huomini immortali.

Tiene posato il piede sopra il quadrato, perché l'Historia deve star sem-
pre salda, né lassarsi corrompere o suggiacere da alcuna banda con la
bugia per interesse, che perciò si veste di bianco.
Se la mette a canto Saturno perché l'historia è detta da Marco Tul-
lio, testimonianza de i tempi, maestra della vita, luce della memoria et
spirito dell'attioni.
Historia. B


Historia.

Si potrà dipingere una donna che volgendo il capo guardi dietro al-
le spalle et che per terra, dove ella guarda, vi siano alcuni fasci di
scritture meze avvoltate, tenga una penna in mano et sarà vestita di
verde, essendo detto vestimento contesto tutto di quei fiori, li quali si
chiamano semprevivi, et dall'altra parte vi si dipingerà un Fiume tor-
to, sì come era quello chiamato Meandro nella Phrigia, il quale si rag-
girava in se stesso.
Iattanza


Iattanza.

Donna di superba apparenza, vestita di penne di pavone, nella si-
nistra mano tenga una tromba et la destra sarà alzata in alto.
La Iattanza, secondo S. Tomasso, è vitio di coloro che troppo più di
quel che sono inalzandosi overo che gl'huomini stessi credono con le pa-
role si gloriano, et però si finge donna con le penne di pavone, perché la
Iattanza è compagna o, come dicono alcuni Teologi, figliuola della Su-
perbia, la quale si dimostra per lo pavone, perché come esso si reputa as-
sai per la bella varietà delle penne che lo ricuoprono senza utile, co-
sì i superbi fomentano l'Ambitione con le gratie particolari di Dio, che
possiedono senza merito proprio, et come il pavone spiega la sua superbia


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