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Aristoteles - De sensu et sensibilibus » Ripa, Cesare Iconologia - p. 13

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Il leone con la testa alta dimostra che l'Ambitione non è mai senza
superbia. Da Christoforo Landino è posto il Leone per l'Ambitione,
percioché non fa empito contro chi non gli resiste, cosí l'ambitio-
so cerca d'esser superiore et accetta chi cede. Onde Plauto disse: Su-
perbus minores despicit, maioribus invidet
, et Boetio: Ira intemperantis fremit, ut
Leonis animum gestare credant
. Et a questo proposito, poiché l'ho alle mani,
aggiungerò per sodisfattione de i Lettori un Sonetto di Marco Antonio
Cataldi, che dice così:
O di discordia e risse altrice vera,
Rapina di virtù, ladra d'honori,
Che di fasti, di pompe e di splendori
Sovra il corso mortal ti pregi altera:
Tu sei di glorie altrui nemica fiera,
Madre d'hippocrisia fonte d'errori,
Tu gl'animi avveleni e infetti i cuori
Via più di Tisifon, più di Megera.
Tu festi un nuovo Dio stimarsi Annone,
D'Etna Empedocle esporsi al foco eterno,
O di morte ministra Ambitione.
Tu dunque a l'onde Stige, al lago Averno
Torna, che senza te langue Plutone,
L'alme non senton duol, nulla è l'Inferno
.
Ambitione. B


Ambitione.

Donna giovane, vestita di verde, con habito succinto e con li piedi nu-
di; haverà a gl'homeri l'ali et con ambi le mani mostri di mettersi
confusamente in capo più sorte di Corone et haverà gl'occhi bendati.
Ambitione, secondo S. Tomaso 2. 2. Q. 131. art. 2., è un'appetito disordi-
nato di farsi grande e di pervenire a Gradi, Stati, Signorie, Magistrati et
Officii, per qual si voglia giusta o ingiusta occasione, virtuoso o vitioso
mezo onde avviene che quello si dica essere ambitioso, come dice Aristo-
tele nel quarto dell'Ethica, il quale più che non faccia mestiere et ove
non bisogni cerchi honori.
Si dipinge giovane vestita di verde, percioché i giovani son quelli che
molto si presumono et molto sperano, essendo lor proprio vitio, come
dice Seneca in Troade, per non poter reggere l'impeto dell'animo, che
perciò se gli fanno l'ali a gl'homeri, dimostrando anco che appetiscono
et arditamente desiderano quelle cose che non convengono loro, cioè
volare sopra gl'altri et essere superiore a tutti.
L'habito succinto et i piedi nudi significano le fatiche, i disagi, i dan-
ni et le vergogne che l'ambitioso sostiene per conseguire quelli honori
che fieramente ama, poiché per essi ogni cosa ardisce di fare et soffrire
con patienza, come ben dimostra Claudian., lib. 2. in Stilicon. Laudem:
Trudis avaritiam, cuius foedissima nutrix
Ambitio, quae vestibulis, foribusque potentum
Excubat, et preciis commercia poscit honorum
Pulsa simul
.
Si rappresenta ch'ella medesima si ponghi le sopradette cose in capo
per dimostrare che l'ambitioso opera temerariamente, essendo scritto in
S. Paolo ad Hebr. cap. 5. Nemo sibi sumat honorem, sed qui vocatur a Deo tam-
quam Aaron
non sapendo se egli ne sia degno.
Si dipinge con l'occhi bendati, perché ella ha questo vitio che non sa di-
scernere, come dice Seneca nell'Epistola 105.: Tantus est ambitionis furor
ut nemo tibi post te videatur Si aliquis ante te fuerit
.


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