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Orpheus - Hymni » Della Porta, Giovan Battista De i miracoli - p. 13b

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli


e meno è cosa da huomo prudente provarle per via
di ragione salvo che dire che la natura s'è delettata
di questo gran spettacolo, e non si trova cosa alcuna
nell'ultimo della natura, che non habbia qualche na-
scosta virtù qui vedi pieno di ammiratione. Empedocle
disse, che tutte le cose si generavano, e si corrompeva-
no per la discordia, et per l'amicitia: e quelle essere
semenza di tutte le cose, e che sono negli elementi me-
diante le qualità contrarie, et simili, le quali già di
sopra habbiamo detto e finalmente retrovarse nel Cie-
lo, come Giove e Venere amano tutti li pianeti, ec-
cetto Marte e Saturno, Venere è amica di Marte, al
quale tutti gli altri sono inimici, v'e ancho un'altra
Amicitia, et inimicitia, per l'oppositione delle case, et
delle esaltationi; perché i segni infra di loro s'odiano
(et se amano) come disse Manilio ne suoi versi. E
più diffusamente si vede ne libri degli Astrologi più
chiaramente poi si scorge negli animali, come l'huo-
mo, e'l Serpe, i quali sono così contrarii di natura che
l'homo in fatto come vede il Serpe, si spaventa e le
donne gravide scontrandolo, sperdano. la saliva del'
homo a digiuno, amazza lo scorpione. Il Cocodrillo
del Nilo, e la pantera, sono inimici crudelissimi al' ho-
mo, che questo s'el devora, ma egli ha gran paura del
Hiena. Il Sorcio d'India è pestifero al cocodrillo, qua-
le dalla natura gli è stato dato per inimico, e mentre
che egli sta al Sole gli fa inganno, percioché invollan-
dosi nella polvere, quando il cocodrillo tiene la bocca
aperta al Sole, per scaldarsi, egli astutamente gli sal-


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