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Tommaso d'Aquino - In primum Sententiarum Petri Lombardi » Della Porta, Giovan Battista De i miracoli - p. 48b

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli


ne Pomi Codogni. Come ancho diceva Democrito nei
Cedri nelle Melingrane. Trovo ancho negli scritti di
Quintilio, che se noi scavaremo una canna fessa per lo
longo fra li nodi, e quivi drento vi cacciaremo li Co-
comeri, o le Zucche longhe; empiranno la canna, per-
ché crescieranno secondo quella longhezza. E se met-
terai una Zucha tenera, fra duo piatti grandi verrà
di figura piana, larga, et tonda: e finalmente piglia-
rà quella figura che ha la forza a pigliare. Se la
metterai in una guaina, che si possa torcere, da poi
che la sarà sfiorita, farà una figura d' un serpe.
A questo modo alle mele, gli possiamo imprimere
diversi delineamenti, descrivendo quei segni o quelle
linee che ti piace, con un stiletto sopra della scorza,
o d'una Melingrana o d'una Melacotogna, poi ne ca-
verai una forma, con gesso intenento, con l'acqua, et
in quella racchiuderavi drento le Pome, quando sono
picciole, che quando sarà cresciute per modo che pos-
sa empire quella forma, vi vedrai drento quelle linee,
le quali tu ve haverai impresse. E se alcuno desidera
disegnare qualche cosa in un fico, scriva con un stil
d'osso, o di legno nel occhio del fico, o pure in uno di
quei primi frutti, quando sono teneri nel principio,
che l' Arboro li comincia a produrre, e così quando
poi sarà cresciuto, haverà quell' istessi segni, che tu vi
imprimesti. Altrimenti l'insegna Democrito, scriven-
do nel occhio di quel fico qual vuoi così havrai il fico
scritto.
Quindi impariamo a fare, che la Mandola nasca


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