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Orpheus - Argonautica » Della Porta, Giovan Battista De i miracoli - p. 52a

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli



A fare diverse sorte di frutti, e di Vini Medici-
nali. Cap. VII.


Gli antichi si sono assai affaticati in conciare
li Vini in diversi modi, et per accomodargli
al uso loro; e certamente con ragione, perché non è
cosa migliore della commodità: questo si vede perché
nelli loro scritti, se ne trova fatta grandissima memo-
ria con quanta curiosità maraviglia et con facilità
lo facevano, delle quali ne fa mentione Teofrasto,
come in Heraclia di Arcadia, si fa il Vino, il quale
fa gli huomini pazzi, e le donne sterili: simile a quel-
lo, di cui parla Ateneo nel teritorio Trecense. Da
Trasone si impara, a fare il Vino che fa dormire.
Se ne fa poi d'un'altra sorte, il quale bevendolo ne fa
stare vigilanti; troverai diverse cenere di Vini ap-
presso gli agricoltori et li medici, che non è difficil
cosa il saperli fare e massimamente a coloro che co-
noscano le virtù delle herbe, operando poi secondo la
proprietà de luoghi e con giuditio e penso che sia co-
sa utilissima il dargli a coloro che temano le Medi-
cine et l'hanno in fastidio.
Parliamo prima della vite Theriaca, la quale si
fa a questo modo inestando una vite o un magliuolo,
come dice Fiorentino. Il quale appresso quattro diti,
la radice, scavato dalla parte di sotto, cavatogli la
medolla, et in quel scambio vi si metta del Helebero,
e stretto con una vimine piantato in terra, farà poi
l'Uva, la quale fa evacuare il corpo, et è solutiva


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