BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Plato - Cratylus » Della Porta, Giovan Battista De i miracoli - p. 54a

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli


re in una mela, o pure bagnala con aceto, mostran-
dolo al Sole.
Hora insegniamo in che modo durino assai le me-
le, con il loro bel colore e sapore. Coglie le pere,
le Mele, e pome Cotogne mal mature. Ma non piglia-
re cose mostose, e tutti quei frutti che cogli, coglieli
con le loro frondi; ma avertisce che non sieno troppo
mal mature, e che non sieno maculate, non sieno trop-
po maneggiati; doppo questo quelli rami che hai
tagliati, o pur quei gambi, intigneli nella pece cal-
da, toccandoli leggiermente e poco, che di quivi pi-
gliarebbeno principio a putrefarsi dipoi involtar-
le della canapa, o della stoppa, oltra di questo on-
geli da torno a torno, con della cera bogliente, et af-
fondali nel mele, e così lassali stare coperti dal mele;
ma fa' che l'uno non tocchi l'altro, farali star coper-
ti, chel vaso sia impegolato, che non possa spirare, che
l'havrai tutto l'anno verdi. Et a questo modo potrai
ancho nel Mele, conservare ogni frutto. A conser-
vare li Fichi freschi, l'insegna Affricano. Piglia le
Zucche fresche, e verdi, tagliali le ponte di sopra, e
di sotto: poi scavale drento, quivi nel luogho sca-
vato mettevi i Fichi in ciascheduna, ma fa' che il buso
si possa reserrare, con l'istesso pezzo della Zuccha:
doppo di questo, attaccale al ombra in luogo che non
vi dia calor di fuoco né fumo. Da Solione s'impara
a condire le Pome, quando le sono fresche, col far-
gli una coperta con della creta, e si fanno li vasi di
gesso disfatto: et come sarà quella crosta asciutta


pagina successiva »
 
p. 54a