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Aristoteles - De iuventute et senectute » Della Porta, Giovan Battista De i miracoli - p. 55b

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli


verno gli arbori più robusti, più tardi si seccano. È
ben vero, che al suvero bisogna levargli la scorza, ac-
cioché non diventi peggiore.
Così alle pastinache marine, si fa seccare la spi-
na che gli hanno nella prima scorza. Et un panno
menstruoso messo alle radici, massimamente a una
noce come dice Democrito, ha questa virtù di far
seccare. Il Platano ancora asciuto a torno a torno
muore: per questa cagione fu tenuta per cosa mara-
vigliosa, che quella d'Aleando, et in Filippia, che
sendogli asciutta la scorza di nuovo rivendicasse, e ri-
facesse la scorza: là onde l'Auruspice o vogliamo
dire colui che augurava, al'hora comandò, che faces-
sero sacrifitio, e tenessero in veneratione, et in cu-
stodia quel arboro, perché gli era un augurio buono.
Hora mi resta a raccontare una proprietà del'herba
verbasco: quando la mattina apre il fiore, se si scuo-
te leggiermente la pianta i fiori si seccano e cascano
a poco a poco, e non è stato chi considerandolo che
non creda che sia per qualche incantesmo, che facil-
mente si può ingannare in questa cosa, dicendo qual-
che parola inutile, per dare apparenza alla cosa,
che fosse fatta per via d'incanto. Da tutte queste
cose che habbiamo raccolte e ragionato, ho cono-
sciuto un arboro chiamato bonlando, horti deliciarum
percioché gli è d'una grandezza, è d'una grossezza
assai bella a vedere, che piantata in un vaso, com-
modo, con della terra grassa e litame, accioché, si
per la grassezza del terreno, si per la natura ferti-


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