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Petrarca, Francesco - Rime sparse » Della Porta, Giovan Battista De i miracoli - p. 93a

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli


Così ancho si può fare nascere un serpe con duo ca-
pi, et ogn'altro animale che nasce d'uova, perché li
mostri più facilmente si generano di quegli animali
che partoriscano molti figliuoli, che ne i più perfet-
ti, che ne fanno un solo, perché quivi si trova più
facil generatione. Così altrimenti possiamo far
generare.
Un animale meschiato di diversi animali.
ll che facilmente succederà, come ho insegnato de
frutti. Fa' in questo modo, cerca animali che facci-
no molti figliuoli a un parto, e che sono lussuriosi e
procurarai che usino insieme, con questo, che sieno
d'una istessa grandezza, di tempo atto a potere gene-
rare, così da questa commistione, di animali li quali
sieno di due spetie, ne nasce un mostro di varia na-
tura. Percioché dal lupo et dal cane, nasce la fie-
ra, la qual si suol chiamare Crocuta. Et Aristotile
insegna il modo di generarla. La leonessa usa con i
pardi, dalla quale poi nascono i leoni rozi, senza
lubali a vogliamo dire senza quelli peli nelle spalle,
moscati, e di diversi colori, come dice Filostrato. I
lupi usano ancora con le pantere: così nasce poi un
animal di due spetie, il quale è chiamato Toe, che con
la pelle mostra d'essere pantera e con la faccia lupo
et sì come descrive Cipriano. Così con la volpe il
tigro, Simmia, Leone, o altri d'onde si suol dir, spes-
so: Aliquid novi semper affert Africa che per la
penuria d'acqua in quella parte, diverse sorte d'ani-
mali di lontani paesi, sono sforzati a congregarsi in


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