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Pseudo-Dionysius - De divinis nominibus » Della Porta, Giovan Battista De i miracoli - p. 95a

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli


d'un cavallo, gettate nell'acqua, se ne generano ani-
mali. Il Basilico pesto fra due pietre, e messo all'hu-
mido al Sole, genera li Scorpioni, benché Galeno dica
che non sia vero; e la polvere di Anatia abruciata
conservandola in luogo humido fra due piatti, e sot-
terrata genera un Rospo grandissimo. Più facilmente
si può generare la Rana riguardando al suo nasci-
mento, parlo di quelle che nascano la instate della pol-
vere e dell'acqua quando gli è così gran caldo, et an-
cho per levare qualche volta i venti la polvere, e me-
schiarla con l'acqua, la trasmuta in Rana, e qualche
volta in pietre e Tilario dice che una volta piobbe-
ro le Rane; et Heraclide lembo verso la Dardania
dice che successe il medesimo, et in tanta copia, che
s'empirno le case e le strade, et Eliano andando da
Napoli a Pozuolo, vedde tante Rane, che con una
parte andavano rettando; et ancho con i piedi, si
movevano, e l'ultima parte non era ancho finita di
formarsi: restava simile a quel loto del quale si gene-
rano, per modo che una parte viveva, l'altra parte
era terra senza spirito. Dice Macrobio che in E-
gitto della terra et della brinata, nascano li sorci, et
altri luoghi le Rane, Serpenti, et altri simili anima-
li: talché concludendo diciamo, che la generatione di
questi, è molto facile. Una volta sputando uno in ter-
ra in fatto s'ingenerò una Rana Damato spagnuolo
a ogni suo beneplacito generava una gran copia di
Rane. Così la sperma de Verre, che sia sanguinoso, al
modo già detto, quando il Sole è nel principio di Ca-


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