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Biblia, Dt » Della Porta, Giovan Battista De i miracoli - p. 134b

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli


ta avidità tirano il desiderato humore, questo mo-
do s'ingravidano, et ingenerano e fanno le perle di
colore della sagina percioché se la rugiada è pura
e netta, le pietre sono bianche e lustre; ma se gli è
torbida le sono rosse e pallide. Altri sono che le fan-
no false in questo modo, pigliano gli occhi de pesci
ben netti, e li tengano nell'aceto fortissimo, tanto
che diventino teneri così di quelli fingano le perle,
e le lassano diventar dure: ma perché le sono pallide
in questo modo che ho detto potrai havere le perle
bellissime bianche, grosse, lustrenti, tonde, e pesenti.

Dell'operationi del cristallo o del vetro, le quali noi
adoperiamo nel falsare le gemme. Cap. XVI.


Debbo hormai cominzare il ragionamento
della compositione delle pietre pretiose, del-
le quali ne viene grandemente lodata l'antica età
e non è inganno (dice Plinio) più di guadagno di
questo. Et di questa maniera il desio del denaro
ha svegliato gli animi del'huomo, che ben spesso
quelli che sono pratichi, e ne fanno professione di
conoscerle a pena se ne possano defendere. Alcuni
sono che fanno col vetro, alcuni altri col cristallo
e con altre cose convenienti, accioché le paiano natu-
rali. Io dirò con qual cose si possino immitare. Ma
dirò prima alcune cose le quali sono necessarie a que-
sta impresa e primamente a fare ch'el cristallo si
possa fondere.


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