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Aristoteles - Problemata » Campanella, Tommaso Del Senso delle Cose - p. 227

Campanella, Tommaso

Del Senso delle Cose


alla più nobile e far miracoli, se non esita nella fede che ha
nel suo Signore. Ben disse il Petrarca
O fidanza gentil, chi Dio ben cole,
Tutto quanto ha creato, aver soggetto,
E 'l sol fermar con semplici parole
,
parlando di Josuè.
Secondo, si ricerca la fede in quello per cui s'opera il
miracolo, quando in suo beneficio e non maleficio si fa, per-
ciochè non è atto a recevere ben da Dio chi non si dispone;
nè disposizione senza fede si trova. Onde Cristo, avendo sa-
nato tanta gente d'infermitadi, soggiungeva a tutti: "La tua
fede t'ha fatto salvo". E nella patria sua, dice l'Evange-
lista, che Cristo s'ammirava che non poteva fare a quella
gente miracoli come agli altri, e soggiunge che ciò avve-
niva dall'incredulità loro che si rendevano inabili alla grazia
divina, come chi serra la fenestra al sole non può vedere.
E disse una fiata: "Io farò secondo credi tu". E ad altri:
" Se puoi credere tu la farò sana, perchè al credente ogni
cosa è possibile". Ma questo s'intende secondo il modo or-


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