BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Silius Italicus, Gaius - Punica » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 559

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


suo tempo. Si fe' fare una stanza in Palazzo da meretrice, contenden-
do con le altre publiche meretrici per riportarne in quello esercizio
trionfo e palma. Così costringeva le altre matrone Romane a far co-
m'ella faceva; anzi le facea forzare nel suo palazzo insino alla presen-
zia de' mariti, e queste sole persone ricevevano da lei onori e magi-
strati. Sotto nome di Licisca meretrice, entrava la mattina, e stando
tutt'il giorno nell'esercizio, era la sera ultima a partirsi, stanca, ma
non ancor sazia di libidine; e cercava di più il prezzo dell'opra. Que-
ste et altre disoneste sue opre sono scritte da Svetonio e da Dione.
Fu Faustina ancor piena di capelli, magra, e simile di fattezze e di co-
stumi; che veniva ancora a giacersi con i gladiatori, et altre persone
basse; di che ne son piene tutte l'istorie.
Il Becco è il più lussurioso di tutti gli animali, oltre le cose già det-
te. Dice Erodoto che fu visto publicamente congiongersi con una
donna; epperò gli Egizii depingevano lui per la fecondità. I Satiri so-
no mescolati della figura dell'uomo e del Becco, che son segni di smi-
surata lussuria. Che si trovassero, è chiaro per testimonio di Solino,
Pausania, Plinio, Strabone, Eliano e Galeno. Erano chiamati Becchi,
perché avevano l'orecchie di Becco; et eran detti Satiri παρὰ τὴν
σάθην
, che dimostra il membro dell'uomo, per esserne molto sfac-
ciati e lussuriosi. E da qua chiamano Satiriano il morbo, che si muore
l'uomo con la verga dritta spargendo il seme. Chiamasi ancora Sati-


pagina successiva »
anteprima immagine
 
p. 559