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Homerus - Ilias » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 65

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


Tubero e Cagnolina sono di bocca ampia et aperta sopra tutti i pesci;
sono divoratori, e tali che non perdonano a quelli della loro medesi-
ma specie, né all'istesso uomo, se l'incontrano che nuoti.
Il Cinghiale è pesce robustissimo, armato di denti, e di pelle duris-
sima.
Così la Glanide, Amia, Zizena e Trisco di crudelissimo aspetto.
La Sifia ha l'una e l'altra mascella armata di lunga spada; ma quella
di sovra è acuta e di durissima punta sporta in fuori. Sono tutti que-
sti audaci, guerrieri, feroci e gagliardissimi; che non solo assaltano i
pesci che son maggiori di loro, ma gl'istessi uomini; onde avanzano di
ferocità i Cinghiali, Leoni e Tigri.
I pesci detti molli, come i Polpi, le Sepie et i Calamari, non han
sangue, ma nel cervello han un certo inchiostro nascosto. Sono di co-
lor biancaccio. Se ben sono d'ingegno rozzissimi, vagliono d'astuzia:
quando van a caccia per lor cibo, prendono i colori del scoglio al qua-
le s'accostano; e non solo nella caccia, ma quando han timore d'esser
presi e fuggono i pesci da' quali temono esser divorati; onde spargono
loro incontro inchiostro, e turbando il mare fuggono d'insidie. Sono
lussuriosissimi, talché avendo consumate le lor forze nel coito, e debi-
litati tanto, son presi e divorati da ogni vil pescicello.
L'Umbrina et il Blenno sono di gran capo; e sono codardi e stolti,
che quando hanno nascosto il capo, si pensano esser nascosti dagli oc-
chi di ciascuno.
La Rondine, Nibbio, Cuculo, Lira et Occhiata, da' quali ha tolto il
nome, hanno grandi occhi secondo la proporzione del corpo. Sono


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