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Lucretius Carus, Titus - De rerum natura » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 88

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


prudente, et eloquente. Il medesimo dicono di Giove, che pur fusse
nodrito da una Capra. Scrive Michel Scoto esser stato nodrito un
figliuolo di latte di Porca e, fatto grande, con tutti i panni si buttava
nel loto, e divorava i cibi a guisa di Porco; et un altro, che fu nodrito
di latte di Capra, che caminava a saltetti, e rodea scorze d'alberi e ci-
me d'erbe. Fingono i Poeti che Vulcano nascesse in cielo, e veggen-
dolo zoppo lo precipitaro nell'Isola di Lenno, e quivi fu nudrito dal-
le Simie; e divenne ridiculoso e buffone, come lo finge Omero:
"Buttandomi dal ciel, per tutto un giorno
Menato fui co 'l Sole in Occidente;
In Lenno caddi, e già quasi spirava,
E i Sintii mi ricolsero cadente".
Così disse, e ridea Giunon ch'avea
Le bianche braccia, e tolse di sua mano
La tazza, e così porse a gli altri Dei
Nettare dalla coppa, e riser tutti.

Il medesimo induce essere rinfacciata ad Achille la sua crudeltà:
Veramente non fu Peleo tuo padre,
Non Teti la tua Madre, e ti produsse
Il crudo e fero mar, l'aeree rupi,
Poiché d'animo sei tanto crudele.

Da cui tolse Virgilio nel quarto dell'Eneide, dicendo Didone ad
Enea:
Non fu tua Madre la Cortese Dea,
Perfido, né discendi dall'Illustre
Di Dardano Lignaggio; ma di Caucaso
Ti produsser li duri orridi monti,
Et il latte ti dier l'Ircane Tigri.

Né questo sol negli uomini avviene, ma negli animali ancora s'e-
stende; per che se nodriremo di latte di Pecore i Capretti, e gli
Agnelli di latte di Capra, in questi troverai la lana dura, et in quelle
delicata. Gli Agricoltori e li pastori osservano, nel produr i Cani, che
volendo conservar la buona razza, non danno a nodrir i figliuoli ad
altre Cagne, ma alla madre, acciò la ferocità e valor della madre non
traligni in lui; così crescono di gran corpo, e se per sorte gli mancasse
il latte per quattro mesi, gli dan latte di Capra.
Et i Trogloditi, popoli fieri et inumani, pongono nome a' loro fi-
gliuoli Toro, Ariete, Cane, perché a' loro figli fanno dare il latte da
questi animali, e non dalle madri.


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