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Tansillo, Luigi - Canzoniere » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 99

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


fronte lunga e l'orecchie rotonde più che piane, assai male; il collo
longo e sottile, le coste assai delicate, il dorso lungo, le natiche e le
coscie carnose, e le parti d'intorno i fianchi et il ventre piane, cioè
non uscite in fuori, né cave; di color vario; il corpo tutto mal giunta-
to e senza misura. Questa è la forma del corpo; e questi sono i co-
stumi: delicato, effeminato, iracondo, insidioso, fraudolente, audace
e timido insiememente. A questi costumi assai ben corrisponde la for-
ma del corpo. I Savi d'Egitto volendo dinotar l'uomo che cerchi oc-
cultar il suo maligno e scelerato animo, che non sia conosciuto da al-
tri, pingono il Leopardo; perché questo segue di nascosto gli altri ani-
mali, né gli fa accorgere della sua velocità et impeto che usa in se-
guirgli. Adamanzio dice che fra gli uccelli l'Aquila è il modello del-
l'uomo e la Pernice della femina; e fra gli animali che strascinano il
corpo per terra, il serpente è il modello dell'uomo e la vipera quello
della femina.
Questi sono i costumi e l'effigie del maschio e della femina e tan-
to gli animali domestici, con noi assuefatti, come i selvaggi, i caccia-
tori e quelli che li trattano dicono che sempre i costumi delle femine
sono più delicati e molli, e più imbecilli, e meno iracondi. E noi
veggiamo l'esperienza in noi stessi, ch'essendo riscaldati dall'ira siamo
più forti, e più sconsigliati, e meno sentiamo di nulla; ma come siamo
portati dal furore, così facciamo. Ma le femine sono più cattive, sfac-
ciate, avare, timide, imbecilli et ingiuste. Aggionge Polemone: somi-
gliantemente dobbiamo considerare che, quando vedremo alcuno con


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