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Silius Italicus, Gaius - Punica » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 166

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


Naso nell'estremo aguzzo
Il naso se sarà sottile, il padron è molto iracondo. Così Aristotele
ad Alessandro; ma nella sua Fisonomia parla più chiaramente: se la
summità del naso sarà <...>, dimostra uomo di crudel ira, e si referi-
scono a' cani: l'ira infatti è propria de' cani. Ma il testo di Aristotele
è defettuoso, perché ci manca l'aguzzo; perché dice: οἰ τὴν τυῦ ῥινός
ἄκραν; aggiongivi λεπτήν, che dirà bene; e questo vi si può
restituire da Adamanzio e Polemone: l'estremo del naso aguzzo in
ciascun uomo è segno di fervente ira. Alberto: il naso aguzzo nell'e-
stremo, è facile all'ira. Rasi: il ringere è torcere il naso come fanno
i cani quando voglion latrare, overo quando per ira costringono la
bocca in rughe; e di qua il ritto, et il distender la bocca. Giovenale
chiamò ritto la bocca del cane. I Medici dicono che il naso aguzzo è
iracondo, e proviene dalla molta siccità. Ed è ancora da referirsi al-
l'effetto dell'ira, che coloro che molto irati sono han la punta del na-
so più acuta del solito. Teocrito depinge Pan irato con le Ninfe, col
naso pien d'ira. Plauto dipinge il suo Filocrate di naso acuto, e pien
d'ira. Sono popoli d'India, o dell'Etiopia, che hanno il capo de' cani,
e latrano come cani, hanno il muso aspro e ferino e son razza di cani,
terribili, iracondi et efferati. Il cinocefalo è pur specie di cani, ed è
fra tutti gli animali il più iracondo e sdegnoso, et appresso gli Egizii
dinota il suo simulacro iracondia. Dicono i Medici che la sottilezza
del naso vien il più delle volte dalla abondanza della colera; e per lo
più sogliono questi nasi aver le nari assai strette, onde non può con
agevolezza entrar l'aria a refrigerare il core; onde restando sempre
caldo, è cagion di far l'uomo iracondo e litigioso. Né solo il naso acu-
to, ma il collo lungo, e la voce acuta e sonora.


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