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Plato - Symposium » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 177

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


spicione. Che i timidi variano di colore, Plutarco adduce Teofrasto,
che narra del polpo marino, il qual per esser timidissimo si muta in
varii colori, sì che si volta in color di quei sassi dove s'accosta. Quel
che a lui non avvien per altro che per il sommo timore che gli so-
praprende, e i suoi spiriti dal timore prendono quel colore che se gli
rappresenta. Il medesimo si dice del Camaleonte, che prende ogni co-
lore, e varia a suo modo, et è timidissimo. Ma il volto di un uomo
mesto ha la fronte rugosa, le palpebre fisse et intente, il capo chino,
che mira basso, gli occhi ficcati in dentro, il naso lungo, il viso ma-
cro. Fu Andronico di volto severo e malincolico perpetuamente, e fu
timido. Io ho notato tutto il tempo di mia vita in coloro che hanno il
volto melancolico e ancora quando ridono mostrano lutto e mestizia,
esser stati disgraziatissimi della fortuna, e incapaci di buona fortu-
na, anzi, quando gli è accaduta una buona fortuna, come incapaci, si
son morti.
Volto allegro
Il volto allegro dimostra uomo allegro. L'allegrezza si conosce prin-
cipalmente nella fronte liscia e spiegata, negli occhi sereni, la faccia
rossa e grassa. Orazio a Mecenate:
Spiegar la fronte a' ricchi spesso suole.
Nella figura del giocondo et allegro, Polemone et Adamanzio li
danno la faccia allegra, e così i costumi. Et i medesimi nella figura
dell'ingegnoso li danno i costumi giocondi e così il volto tranquillo,
che dimostra la tranquillità dell'animo. Scrive Svetonio che Augusto
fu di volto e di parlar, ancor che tacito così tranquillo, come era di
animo quieto e tranquillo. Darete Frigio narra che Ulisse ancora era
di volto allegro. Di grato e di giocondo volto fu ancora Pompeo Car-
dinal Colonna, il qual di maraviglioso ingegno, col capo di sacra mitra
ornato e di porpora, e con l'armatura impennacchiato, rarissimamente
servì nell'uno e nell'altro ufficio. Giovanni Assumbeio Ussucassano
fu di lieto et allegro volto, e mostrava molta grazia e dignità, condita
di molta dolcezza. Nel remunerare una maravigliosa serenità, e la me-
desima nel ricevere dimostrava; suave nel parlare, facile era l'adito
di trattar con lui. Era Ismael Sofo ancora di lieto e sereno volto e be-
nigno, dotto nel cavalcare e nel saettare, e molto faceto nell'operazio-
ni sue. Di sereno volto fu San Bernardo, come scrisse Goffredo
nella sua vita, e fu di costumi savii e di vita gioconda e mansueta.
Scrive Suida che Scipione era di bel corpo, e di volto e natura più to-
sto gioconda che formidabile, e fu assai magnanimo. Fu ancora Co-
stantino il Magno, secondo Zonara, di sereno animo e volto.


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