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Silius Italicus, Gaius - Punica » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 184

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


spalle, per aver in suo luogo molto sodisfatto alle spalle. Oltre a ciò
segue che avendo mediocre qualità di faccia sarà ottimo, perché biso-
gna esser né grande né picciola. Né smenticato di se stesso, nella fi-
gura del Pusillanimo gli accomoda la faccia picciola, e non le spalle. A
questi s'aggiongono i testimonii di Polemone et Adamanzio, i quali
diligentissimamente trascrissero Aristotele, e dicono della faccia e
non delle spalle. Agostino di Sessa trasferisce: tergo, e dintorno que-
sta sua cattiva interpretazione si consuma, mentre vuol accordar la
verità con la falsa dottrina.
Faccia picciola
La faccia picciola et angusta dà ancora piccioli costumi. Adaman-
zio: chi ha la faccia picciola è astuto et adulatore. Rasi, et il Concilia-
tore da lui: la faccia molto picciola mostra timidi, adulatori et avari.
Polemone et Adamanzio da Aristotele nella figura dell'Amaro gli
danno la faccia picciola. Alberto assai sconciamente dice il volto di-
dotto e pendente. Tersite fu di picciolo volto, e fu mal costumato,
come ne vien scritto da Omero.
Faccia picciola e gialla
Chi ha la faccia picciola che inchina al color giallo è pessimo, vizio-
so, ingannatore, et imbriaco. Le medesime cose dice il Conciliatore,
tolte da Aristotele ad Alessandro.


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