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Vergilius Maro, Publius - Bucolica » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 195

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


ste labbra. Le labbra <...> di sovra alquanto elevate testificano essere
adulatore, accusatore et invidioso. Focilide Poeta finge le donne,
ch'una sia nata da un animale et un'altra da un altro, secondo la va-
rietà de' costumi; e fra l'altre, quella che è nata da cane, sia di diffi-
cile et aspra natura.
Labbro di sopra che avanza quel di sotto
Quei ch'hanno il labbro di sopra che avanzi quel di sotto sono pru-
denti. Questo lo dice Adamanzio; manca in Polemone; e s'è lecito re-
ferirlo ad alcuno animale, io lo referirei all'Alce. Solino, togliendo da
Plinio, così parla di questa fera: l'Alce ha il labbro di sovra così lun-
go, che la fera non può mangiare, se non camminando all'indietro.
Pausania dice che è animal sagacissimo, e sentendo l'odor dell'uo-
mo, che per lontanissimo spazio conosce, si nasconde nelle fosse e
nelle profondissime spelonche. D'Esopo si scrive che il labro di sopra
era assai gonfio, e fu assai prudente.
Labbro di sotto che avanzi
A quelli a' quali il labbro di sotto avanzi si concede che non sieno
cattivi; se ben sovente dimostri vanità, e pensieri grossolani. Da Pole-
mone et Adamanzio. Il labbro di sotto, avanzandosi fuori, non dinota
malizia di animo, ma sfacciataggine (ma io direi ignoranza e simplici-
tà), dice Alberto. Losso referisce così: questo labbro in bocca picciola
dimostra studio di onore e di gloria. Giuliano Apostata ebbe il lab-
bro di sotto diviso e fu ignorante, malizioso d'animo e vano.


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