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Martialis, Marcus Valerius - Liber spectaculorum » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 202

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo



De' denti. Cap. XIV

I Denti son quelli che subito che s'apre la bocca si vedono. Dice
Plinio: l'uomo ha i denti continui, larghi, acuti; e quei che dividono
questi, i canini. Sono rari, densi; a molti brevi, piccioli; e disposti
con dritto ordine. I denti che di qua e di là son quattro e stanno in-
nanzi si chiamano incisorii, overo che secano; quei che di qua e di là
seguono questi si chiamano canini; appresso seguono i molari, che
dall'una e dall'altra parte sono cinque.
Denti rari
De' denti agevolmente possiamo far giudizio della lunghezza e bre-
vità della vita, per aver la loro origine dal cervello. Aristotele ne'
Problemi vuole che da' denti si possa cavar presaggio della vita; per
che quei che l'hanno rari non possono vivere lungo tempo; e di ciò
farne indizio l'osso del capo; e per questo essere il cervello debbole,
perché non può ben respirare; onde presto si putrefa, per esser di sua
natura umido; perché tutte le cose che non si muovono et esalano si
corrompono agevolmente; e di ciò avviene che l'uomo sia di capo pe-
loso molto; e l'uomo vive più della donna per beneficio delle gionture
del capo; però chi ha rari denti, piccioli e men forti, meno ha della


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