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Orpheus - Hymni » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 266

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo



Delle spalle. Cap. XXXII

Le spalle sono quelle dalle quali dependono le braccia, e si dicono
ancor armi; et il nome i Latini l'hanno posto, perché da quelle depen-
dono l'armi, dice Festo. Ma ora prevale l'uso che ancor le spalle degli
animali si dicono armi.
Spalle gagliarde
Le spalle gagliarde dimostrano gagliardi costumi. Adamanzio et il
medesimo Polemone han dato al robusto le spalle et allo Iracondo i
lati gagliardi. Ma correggasi il testo di Adamanzio, perché dice: il
ventre lato e gli omeri vacui, le spatule robuste; ma leggasi: il ventre
lato e vacuo, le spalle robuste e le spatule. Il Conciliatore ci aggiunge:
carnose; il che non si legge ne' testi Greci. Cicerone, parlando de'
Buoi, dice che gli sono state date le spalle, e la sua forza e la larghez-
za, per poter tirar l'aratro. Il Leone, come dice Aristotele, ha le
spalle gagliarde e robuste. Laodamante dalla forma delle spalle di
Ulisse fece argomento della fortezza, e disse appresso Omero:
Quanto conoscer posso dalle spalle,
E quanto dalle polpe delle gambe,
E da' muscoli duri, tu non sei
Codardo, né di forze ignudo e privo.

Et Ulisse, vedendo in Laodamante mole di corpo male ordinata, gli
disse:
Se le Parche ti diero membra grandi,
Ti dier poco intelletto.

Costantino il grande fu di grandi e larghi omeri, e di cervice gros-
sa, donde fu detto cervicoso; e fu gagliardo e guerriero, come nelle
istorie di Zonara. Giustino il grande Imperador de' Romani fu di
spalle grandi e larghe; fu gagliardo e di nobilissimi costumi, come
scrisse Cedreno.


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