BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Dionysius Periegetes - Orbis descriptio » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 284

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


Braccia brevi, che mangiando sforzino il capo ad incontrare le mani
Ma quando hanno le braccia brevi, è segno di uomo ignorante e
che ama la discordia. Da Aristotele ad Alessandro. Le braccia brevi,
che non giungono alle ginocchia, ma nel mangiare costringono il capo
ad incontrare le mani, dimostrano malevoli, che godono del mal d'al-
tri, et invidiosi. Da Adamanzio. Ma Polemone ci aggionge: pessimi, e
ministri d'iniquità. Rasi: le braccia brevi dimostrano uom timido, ed
amatore della malizia; e ciò per la cagion già detta di sopra, cioè dalla
freddezza e siccità avvenire. Alberto: quando questa lunghezza manca
alle coscie, o poco innanzi, dimostra uomini maligni e che godono
del mal d'altri, che si chiamano invidiosi; e quelli che, quando man-
giano, distendono la bocca per incontrar le mani sono colpevoli degli
stessi vizii. Ma confonde ogni cosa.
Braccia piene di vene
Nella figura dell'uomo Libidinoso, Polemone li dà le braccia piene
di vene. Abbiamo detto delle complessioni prima, che coloro che han-
no le vene lunghe et apparenti nelle braccia, e sono macri, negri, irsu-
ti, che ponno agevolmente devenir malinconici, e sono lussuriosi, per-
ché dimostrano caldo temperamento.


pagina successiva »
anteprima immagine
 
p. 284