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Martialis, Marcus Valerius - Epigrammata » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 334

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


cioli. Aristotele nella sua Fisonomia li assomiglia alle Simie; epperò
dice che sono pusillanimi, e gli riferisce all'apparenza. Io gli rassomi-
glierei alla Volpe et agli animali di piccioli occhi, che tutti sono catti-
vi. La Torpedine ha gli occhi piccioli et è assai maliziosa.
Occhi piccioli e ben formati
Galeno non reproba gli occhi grandi; così né gli piccioli, purché a
lor s'accompagni la buona formazione e buona virtù di oprare; perché
dimostra così poca ma ben ordinata sostanza, dalla quale son fatti.
Aristotele fu di occhi piccioli, come scrive Diogene, per autorità di
Timoteo Ateniese, nel libro de' Vizii.
Occhi di ottima constituzione
Aristotele nel libro degli Animali vuole che gli occhi sieno né gran-
di né piccioli, per esserne buoni; et il medesimo Galeno scrive da lui.
Ancor nella sua Fisonomia approbba assai gli occhi che sieno mez-
zani fra grandi e piccioli e ben proporzionati; e scrivendo ad Alessan-
dro, dice che gli occhi che sono mezzani e che vanno al colore azzur-
ro, overo nero, dimostrano uomo di acuto giudizio, fidele, e di molti
negozii. Polemone nella figura dell'uomo virile gli dà gli occhi né pic-
cioli né grandi, e di umida vista.


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