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Homerus - Ilias » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 341

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo



Delle pupille degli occhi. Cap. IV

Sono le pupille pur parte degli occhi. Come ci insegna Aristotele
nel libro degli Animali, l'umor dell'occhio col quale veggiamo si chia-
ma pupilla; quel cerchio che circonda si chiama il cerchio, e quel che
circonda il cerchio di fuori si chiama albugine, o bianco dell'occhio.
Plinio, descrivendo la pupilla, dice così: la pupilla ha busato gli occhi
a guisa di finestra; e che trovansi genti, ne' Triballi e Schiavoni,
che hanno due pupille negli occhi, e che ogni cosa che guardino affa-
scinino, e che riguardando alcuni più del dovere, l'ammazzino, e prin-
cipalmente se sono irati; e quel tal male lo temono più i teneri fi-
gliuoli. Dice Isidoro che si chiamano pupille perché, mirandovi den-
tro, vi si veggono certe imaginette di pupilli, quasi piccioli figliuoli;
overo che sia pura e impolluta come una puella, cioè donzella.
Pupille degli occhi larghe
Quelli ch'hanno le pupille degli occhi larghe sono di cattivi costumi.
Ma Adamanzio parmi che dichi meglio, che l'aperture grandi delle
pupille dimostrano stolidità, perché le pecore e i buoi e gli altri ani-
mali che son stolti e di poco intelletto hanno le pupille larghe. Il che
ho conosciuto io per esperienza.


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