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Tansillo, Luigi - Canzoniere » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 342

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


La cagion naturale è che la larghezza delle pupille vien da molta
umidità; per segno che, crescendo la Luna, veggiam crescere l'umidità
in tutte le cose, e principalmente nelle pupille; né è da lasciarsi passar
l'errore compiuto dal Gesnero nel suo libro degli Animali, dove dice
la larghezza degli occhi notar stolidità, non le pupille.
Pupille picciole degli occhi
Ma quelli che hanno le pupille degli occhi picciole sono assai mali-
ziosi; et Aristotele assomiglia questi agli animali nocevoli, come Ser-
pi, Icneumoni, Simie, Volpi e restanti animali, che tutti hanno le pu-
pille strettissime, e sono cattivi e maliziosi, e machinano di nascosto;
et il medesimo conferma Polemone et Adamanzio. Alberto Magno,
togliendo da questi, dice che i Serpenti, Iene, Volpi et Unioni, cioè
testudini che portano le perle, hanno le pupille picciole; e tal sarà l'a-
nimo dell'uomo, quale è quello di simili animali. Ma l'infelice erra,
perché per l'Icneumone pone unione, e poi, declarando meglio la sua
intenzione, dice testudini che fan perle; dove si vede in sì poche pa-
role quanti errori vi si rinchiudono; che dice le testudini portar perle,
e che han le pupille picciole. Ma a me pare che tutti color che han
picciole pupille degli occhi sieno infami di Venere retrograda e gli
rassomigliarei agli Icneumoni, Iene, Perdici, Quaglie e Galli, che
cattivi animali sono, pieni d'insidie e di fraudi, et usano fra gli ani-
mali la maschil venere, come ne vien narrato da Aristotele e da Afro-


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