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Plato - Respublica » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 390

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo



Degli occhi che si chiudono. Cap. XV

È pur specie di moto l'aprirsi e 'l serrarsi l'occhio; e questa azione
si fa di molti modi, e dimostra molte passioni dell'animo. Raggionare-
mo prima di quelli che si chiudono. Galeno sopra Ippocrate dice che
il chiuder dell'occhio viene da due cagioni: o da convolsione, che tira
a sé i muscoli degli occhi, o per imbecillità, che non vi sia tanta forza
ad aprirgli.
Occhi che si chiudono che van su, e fermi
Gli occhi che quando si serrano van su, e stan fermi e par che
scorrino, dimostrano uomo intemperante, vano e pazzo. Così Pole-
mone; ma Adamanzio dice che dinoti ghiottoneria e lussuria. In Pole-
mone manca l'ultima particella; la qual mi par necessaria; perché
quelli che usano Venere, e li pazzi, rivolgono in su gli occhi. Aristote-
le assegna la ragione ne' Problemi, perché nel coito gli occhi si rivol-
gono in su; dicendo che 'l calore viene dalle parti di su, et in quella
parte rivolge gli occhi donde si move. I Poeti fingono Venere con gli
occhi obliqui rivolti in su; e così si vede anche osservato nelle statue
di marmo. Il dottissimo Euripide, volendo dimostrare Egisto pazzo,
lo depinge con gli occhi rivolti in su, il guardo torto, la spuma in boc-
ca, i membri languidi, et il difforme aspetto del volto. Chiamavano
Venere peta, che vuol dire con gli occhi su rivolti obliqui. Erano
ancor detti peti quelli, che volgevano gli occhi velocemente di qua e
di là; et era una famiglia de' Romani detta de' Peti. Ovidio, nel li-
bro dell'Arte di amare:
Se avien che la mia amante losca sia,
Di' che a Vener sia simile; se bionda
A Minerva.

Occhi che si chiudono dritti, umidi e di giusta grandezza, splendenti, con
fronte liscia

Gli occhi che si chiudono dritti, umidi e di giusta grandezza e
splendenti, con fronte liscia, dirai che sono vergognosi, di buon con-


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