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Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 412
Della Porta, Giovan Battista
Della fisonomia dell'uomo
Degli occhi torti. Cap. XXIV
Or tratteremo degli occhi limi, cioè torti; over de' guerci. È com-
mune opinione dei Filosofi che i guerci per lo più sieno di mente per-
versa, e sieno mostri di natura, perciò che mancò la natura nella lor
formazione; e perché mancò nel cervello, dal quale si formano gli oc-
chi, il mancamento è grandissimo, per esser il cervello una delle nobi-
lissime parti dell'uomo, e perciò dinota cattivi vizii. Ovidio, parlan-
do dell'Invidia:
Non ha mai gli occhi dritti.
Stazio dà a Minerva li torti, cioè atroci e minaccievoli:
E della torta Pallade i serpenti.
Era proverbio antico:
costui mira a guisa di toro
; cioè torto. Ari-
stotele, descrivendo la faccia irata di Eschilo, nomina questi. Platone
scrive che Socrate aveva in costume di mirar tortamente; et appresso
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