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Martialis, Marcus Valerius - Liber spectaculorum » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 439

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


e magnanimo, e lo referirei al Cavallo, che ha solo le parti dietro del
collo capellute; e questi tali sono più tosto gloriosi e superbi che libe-
rali come dice Aristotele. I Cavalli vanno molto superbi e gloriosi
scotendo la loro capillatura, come quasi tenissero gusto del loro or-
namento, nelle lor glorie e superbie scuotendo questa capillatura. E
quei ch'han cura di procrear muli, non soffrendo la superbia della
cavalla esser cavalcata dalla viltà degli asini, l'ammazzano e li ferisco-
no con morsi e calci. Ma quelli, radendo la capillatura alla cavalla la
portano a' laghi, acciò che ivi specchiandosi, e veggendosi private
del loro ornamento, patiscano il matrimonio degli asini.
Dorso peloso
Quei ch'hanno il dorso peloso sono asperi, e si referiscono alle be-
stie. Detto da Aristotele nella Fisonomia.
Altri testi dicono: senza vergogna, ἀναιδεῖς, ma è meglio: aspere;
perché le bestie sono più tosto aspere e fere che senza vergogna.
Metafreno peloso
Scrivendo Aristotele ad Alessandro dice che la moltitudine de' peli
sull'una e l'altra spalla significa stolidità. E nella Fisonomia dice: quei
ch'hanno le spalle pelose mai sono d'un medesimo pensiero, e gli rife-
risce agli Ucelli. Polemone et Adamanzio, nel capitolo de' peli: <...>
Socrate fu di spalle pelose, e diceva mal di sé a sua moglie, che ga-
reggiava con l'altre per suo conto: esser brutto, sporco, di naso
schiacciato, di fronte calva, di spalle pelose, di gambe torte. Come ri-
ferisce Girolamo a Gioviniano.


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