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Alighieri, Dante - Divina Commedia » Della Porta, Giovan Battista Della fisonomia dell'uomo - p. 460

Della Porta, Giovan Battista

Della fisonomia dell'uomo


quello che non è tocco dalla luce del Sole non può nodrirsi bene, e
divien pallido. Suole ancora la pallidezza mostrare amore. Ovidio:
Ogni amante sia pallido; che questo
Color è segno dell'interno amore.

Erasistrato Medico, dalla molta pallidezza che vidde nel volto di
Antioco, conobbe l'amor esser acceso nell'intime midolle; il qual stan-
do nel letto infermo d'amorosa febbre, dopo la rossezza, si sparse tut-
to di pallidezza. E fu questo ancor documento di Platone che la pal-
lidezza mostri l'amore. Omero depinge Paride pallido incontratosi
con Menelao:
Poiché incontrossi col figliuol di Atreo,
Pallido in faccia fugge e si nasconde
Fra le Troiane schiere.

Color lividaccio
Scrivendo ad Alessandro, Aristotele l'ammonisce che si guardi da
uomo livido e giallo, perché è molto inclinato a' vizii et alla lussuria.
Polemone et Adamanzio chiamano questo color ὑποχλωρόν, gialliccio
quasi dicendo. Il color giallesco infatti, se non vien cagionato da al-
cuna infermità, dimostra indizio di pauroso e perverso animo. I me-
desimi nella figura del Bestial malizioso, volendo depingere la sua
perversa e cattiva natura, li dan questo colore. Ma potria nascere una
difficoltà dalla significazione di questo vocabolo χλωρόν; perché ap-
presso i Greci significa: verde, e niuna faccia d'uomo fu verde giam-
mai, ma gialla e pallida, o livida, come noi traslatiamo. Ma χλωρόν
non sempre significa: verde, ma quel colore che nel giallo verdeggia e
nel verde gialleggia; è infatti tal colore, come Aristotele narra nel li-
bro de' Colori, che si vede nelle mature biade in loco sterile, quando
nel verde gialleggiano. Può ancora quel χλωρόν significar: pallido, co-
me mostra Galeno appresso Ippocrate in quel libro della Ragione del
vivere
, che quel colore si fa dalla colera gialla mescolata con l'escre-
mento acquoso; la qual mistione non fa il color verde, ma meschiato
di giallo e nero. El il medesimo nel primo de' Pronostici dichiara
questo χλωρόν non significar: verde, ma: giallo. Il medesimo affer-
ma Cornelio Celso interpretando le parole d'Ippocrate, che dice:
giallo, e non verde. E Dioscoride Greco, descrivendo l'eccellente
color della mirra, la chiama: ὑποχλωράν, cioè: gialliccia, non verdeg-
giante, essendo il color della eccellentissima mirra non verdeggiante.
Al nostro proposito fa ancor Favorino, che dichiara χλωρόν et ὠχρόν
lo medesimo colore, cioè: pallido. M'ha piaciuto l'essermi dilungato


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