BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Parmenides - Testimonia » Alighieri, Dante Monarchia - p. 370

Alighieri, Dante

Monarchia



Che quello che s'aquista per duello, per ragione s'aquista.
Capitolo X <IX–X>.


Quello che ·ss'aquista per duello, di ragione s'aquista. In-
però che dovunche l'umano g<i>udicio mancha, o per ignoran-
za o per none avere ricorso al g<i>udicie, acciò che non ri-
mangha adietro e veri g<i>udici, si debba ricorrere a ·ccolui
che ·ttanto amò la natura humana che quello ch'ella chie-
deva, lui del propio sangue morendo suplì. Onde dicie el
salmo: «El Signiore è g<i>usto et amò la giustitia». E questo
aviene quando per libero consentimento delle parti, non per
odio, ma per amore di g<i>ustitia, faccendo conparatione delle
forze della anima et del corpo, dipoi si richiede el g<i>udicio:
e questa conparatione di conbattere, perché fu trovata in pren-
cipio tra huno et huno, si chiama 'duello'. Ma senpre si vuole
riguardare che, nelle cose belliche, prima si debbano tutte le
cose tentare per diciepratione, et hultimamente conbattere, co-
me Tulio et Vegetio comandano (Vegetio nell'Arte milita-
re
, et Tulio negli Hufici); ancora, nella cura medicinale
prima si vuole provare hogni altro rimedio che 'l ferro e 'l
fuocho; similmente, per avere el g<i>udicio della lite, investi-
gate tutte le vie, hultimamente a questo rimedio richorriamo,
costretti da una certa necessità di g<i>ustitia. Due ragioni
formali del duello apparischono: l'una è hora detta; l'altra di
sopra si tocchò, e questo è che né per odio, né per amore,
ma per solo zelo della g<i>ustitia con comune consenso e duo
conbattenti venghino in chanpo. E però Tulio, parlando di
questa materia, bene disse: «Le battaglie, che pretendono alla
corona dello inperio, debono essere meno acerbe
». Adunque,
se ·lle ragioni formali del duello s'hanno a conservare, perché
altrimenti non sarebbe duello, quegli che ·ssono per necessità
di g<i>ustitia et comune consenso ragunati pel zelo della g<i>u-
stitia, certamente sono nel nome di Dio congreghati. E ·sse
così è, Iddio istà nel mezo di loro, conc<i>osiaché nel Vangelo


pagina successiva »
 
p. 370