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Tucidides - Historiae » Alighieri, Dante Monarchia - p. 352

Alighieri, Dante

Monarchia



Che verità è quella, nella quale le ragioni della presente
inquisitione, come in principio suo, si riduchono. Capitolo II.


Da poi che ·ssuficentemente, secondo che patisce la mate-
ria, abbiamo cerchato della verità della quistione prima, resta
hora cercare della verità della seconda: e questo è se 'l popolo
romano di ragione s'ha presa la degnità dello inperio. Di questa
inquisizione el prencipio è vedere che verità è quella, nella
quale le ragioni della presente inquisitione, come in prencipio
suo, si riducono. è da notare che ·ccome l'arte in tre gradi
si truova, nella mente dello artefice, nello strumento, et nella
materia formata dall'arte, così la natura in tre gradi si consi-
dera. Perché la natura è nella mente del primo movitore, che
è Iddio; di poi nel cielo, come inn–istrumento mediante el quale
la similitudine della etterna bontà nella materia inferiore si
spande. E come, quando è perfetto l'artefice et lo strumento
è bene disposto, se errore adiviene nella forma dell'arte, solo
si debba riputarlo dalla materia; così, perché Iddio contiene
la somma perfetione, e 'l cielo, suo istrumento, non patisce
difetto della perfetione sua, resta che ogni errore che è nelle
cose inferiori è per colpa d'essa inferiore materia, ed è fuori
della intentione di Dio et del cielo; e che ciò che è di bene
nelle cose inferiori, non potendo essere dalla materia, che è
sola potentia, principalmente è dallo artefice Iddio, et secon-
dario dal cielo, che è istrumento dell'arte divina, la quale co-
munemente chiamiamo 'natura'. Di qui è manifesto che essa
ragione, essendo bene, principalmente è nella mente di Dio;
et perché c<i>ò che è nella mente di Dio è esso Iddio, secondo
quel detto«C<i>ò che è fatto era in lui vita», et Iddio massime
vuole sé medesimo, seghuita che ·lla ragione da Dio, secondo
che è inn–esso, sia voluta. Et perché la volontà et la cosa vo-
luta in Iddio è tutto uno, seghuita che ·lla divina voluntà sia


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