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Themistius - In De anima » Alighieri, Dante Monarchia - p. 354

Alighieri, Dante

Monarchia


mio di virtù. Ed è manifesto che pel mezo della virtù gli huo-
mini si fanno nobili (dico della virtù propia ho della virtù
de' sua antinati). Perché la nobiltà è virtù con antiche ric-
cheze, come dice Aristotile nella Politicha. Et G<i>o-
vinale dice: «La nobiltà dello animo è la virtù sola». Le
quali due sententie si riferiscono a due nobilità, alla propia et
a quella degli antinati. Adunque a' nobili, per ragione della
chagione, è conveniente il premio della prelatione. Et aven-
dosi a misurare premi co meriti, secondo el detto dello Evan-
gelio «Con quella misura ch'avete misurati altri sarete misurati
voi
», di qui seghuita che al massime nobile si conviene mas-
sime essere preposto. Questo confermano et testimoniano gli
antichi; perché il divino poeta Virgilio in tutta l'Eneyde
manifesta che 'l gloriosissimo re Enea fu padre del popolo
romano; et questo testimonia Tito Livio nel primo libro, che
pigl<i>a prencipio dalla chattività di Troya. Et di quanta no-
bilità fusse quel padre invittissimo et piissimo, non solamente
considerata la virtù sua, ma degli antinati et della donna (la
nobiltà de' quali per ragione ereditaria in lui si trasferisce),
isprichare mai non lo potrei, sicché ne parlerò in somma.
Adunque, quanto alla nobiltà sua propia, ascolta Virgilio
nel primo, come introducie Ilioneo così horante: «El re nostro
era Enea, del quale nessuno mai fu più g<i>usto, né più pio,
né in battaglie d'arme mag<i>ore
». Ancora nel sesto, quando
parla di Miseno morto, ch'era stato ministro d'Ettorre in bat-
taglia, et dopo la morte di Ettorre s'era fatto ministro di Enea,
dice che Miseno «non seguitò huomo inferiore al primo»;
et in questo fa conperatione da Enea a Ettorre, el quale Ho-
mero sopra gli altri avea glorificato, come riferisce Aristotile
A Nicomaco. Et quanto alla nobilità ereditaria, c<i>ascuna
parte della terra tripartita, quanto agli avoli et alla donna,
l'ha nobilitato. L'Asia nobilitò e propinqui suoi avoli, et As-
saracho et gli altri che regniorono in Frigia, che è parte della


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