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Aristoteles - De iuventute et senectute » Bruno, Giordano Furori - p. 849

Bruno, Giordano

De gli eroici furori


scenza sensuale, se a quello per atto di conversione si
presente a gli occhi la luce intelligenziale, viene a repi-
gliar la smarrita virtude, rinforzar i nervi, spaventa e
mette in rotta gli nemici.
Cicada In che maniera intendete che si faccia cotal
conversione?
Tansillo Con tre preparazioni che nota il contem-
plativo Plotino nel libro Della bellezza intelligibile: de le
quali «la prima è proporsi de conformarsi d'una similitu-
dine divina», divertendo la vista da cose che sono infra la
propria perfezzione, e commune alle specie uguali et in-
feriori; «secondo è l'applicarsi con tutta l'intenzione et
attenzione alle specie superiori; terzo il cattivar tutta la
voluntade et affetto a Dio». Perché da qua avverrà che
senza dubio gl'influisca la divinità la qual da per tutto è
presente e pronta ad ingerirsi a chi se gli volta con l'atto
de l'intelletto, et aperto se gli espone con l'affetto de la
voluntade.
Cicada Non è dumque corporal bellezza quella che
invaghisce costui?
Tansillo Non certo, perché la non è vera né con-
stante bellezza, e però non può caggionar vero né con-
stante amore: la bellezza che si vede ne gli corpi è una co-
sa accidentale et umbratile e come l'altre che sono
assorbite, alterate e guaste per la mutazione del suggetto,
il quale sovente da bello si fa brutto senza che alterazion
veruna si faccia ne l'anima. La raggion dumque appren-
de il più vero bello per conversione a quello che fa la bel-
tade nel corpo, e viene a formarlo bello: e questa è l'anima
che l'ha talmente fabricato e infigurato. Appresso l'in-
telletto s'inalza più, et apprende bene che l'anima è in-
comparabilmente bella sopra la bellezza che possa esser
ne gli corpi; ma non si persuade che sia bella da per sé e
primitivamente: atteso che non accaderebbe quella diffe-
renza che si vede nel geno de le anime; onde altre son sa-

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