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Tucidides - Historiae » Bruno, Giordano Furori - p. 790

Bruno, Giordano

De gli eroici furori


esperienza nelle generazioni intiere, che per freddezza
di regione, e tardezza d'ingegno, meno apprendono, po-
co amano, e niente hanno di gelosia), tutta volta con la
sua figliolanza, compagnia e significazione vien a pertur-
bar et attossicare tutto quel che si trova di bello e buono
nell'amore. Là onde dissi in un altro mio sonetto:
O d'invidia et amor figlia sì ria,
che le gioie del padre volgi in pene,
caut'Argo al male, e cieca talpa al bene,
ministra di tormento, Gelosia,
Tisifone infernal fetid'Arpia,
che l'altrui dolce rapi et avvelene,
austro crudel per cui languir conviene
il più bel fior de la speranza mia;
fiera da te medesma disamata,
augel di duol non d'altro mai presago,
pena, ch'entri nel cor per mille porte:
se si potesse a te chiuder l'entrata,
tant' il regno d'amor saria più vago,
quant' il mondo senz'odio e senza morte.

Giongi a quel ch'è detto che la Gelosia non sol tal
volta è la morte e ruina de l'amante, ma per le spesse
volte uccide l' istesso amore, massime quando parturisce
il sdegno: percioché viene ad essere talmente dal suo fi-
glio affetta, che spinge l'amore e mette in dispreggio
l'oggetto, anzi non lo fa più essere oggetto.
Cicada Dechiara ora l'altre particole che siegueno,
cioè perché l'amore si dice putto irrazionale?
Tansillo Dirò tutto. "Putto irrazionale" si dice l'a-
more non perché egli per sé sia tale; ma per ciò, che per il
più fa tali suggetti, et è in sugetti tali: atteso che in qua-
lumque è più intellettuale e speculativo, inalza più l' in-
gegno e più purifica l'intelletto, facendolo svegliato, stu-
dioso e circonspetto, promovendolo ad un'animositate
eroica et emulazion di virtudi e grandezza, per il desìo di

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