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Biblia, 2 Cor » Bruno, Giordano Furori - p. 791

Bruno, Giordano

De gli eroici furori


piacere e farsi degno della cosa amata. In altri poi (che
son la massima parte) s'intende pazzo e stolto, perché le
fa uscir de proprii sentimenti, e le precipita a far delle ex-
travaganze, perché ritrova il spirito, anima e corpo mal
complessionati, et inetti a considerar e distinguere quel
che gli è decente, da quel che le rende più sconci: facen-
doli suggetto di dispreggio, riso e vituperio.
Cicada Dicono volgarmente e per proverbio, che
l'amor fa dovenir gli vecchi pazzi, e gli giovani savii.
Tansillo Questo inconveniente non accade a tutti
vecchi, né quel conveniente a tutti giovani; ma è vero de
quelli ben complessionati, e de mal complessionati que-
st'altri. E con questo è certo, che chi è avezzo nella gio-
ventù d'amar circonspettamente, amarà vecchio senza
straviare. Ma il spasso e riso è di quelli alli quali nella
matura etade l'amor mette l'alfabeto in mano.
Cicada Ditemi adesso, perché cieca e ria se dice la
sorte o fato?
Tansillo "Cieca" e "ria" si dice la sorte ancora, non
per sé, perché è l'istesso ordine de numeri e misure de
l'universo; ma per raggion de suggetti si dice et è cieca:
perché le rende ciechi al suo riguardo, per esser ella in-
certissima. E detta similmente ria, perché nullo de mor-
tali è che in qualche maniera lamentandosi e querelando-
si di lei, non la incolpe. Onde disse il pugliese poeta:
Che vuol dir, Mecenate, che nessuno
al mondo appar contento de la sorte,
Che gli ha porgiuta la raggion o cielo?

Cossì chiama l'oggetto "alta bellezza", perché a lui è
unico e più eminente, et efficace per tirarlo a sé; e però lo
stima più degno, più nobile; e però sel sente predominan-
te e superiore: come lui gli vien fatto suddito e cattivo. "La
mia morte sola" dice de la gelosia, perché come l'amore
non ha più stretta compagna che costei, cossì anco non ha

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