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Seneca, Lucius Annaeus - Medea » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 108r

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


Fulgentio, dicendo che Ganimede fu preda di guerra di Giove che guerreggiava in una bat-
taglia di mare, et si ritrovava in una nave la cui insegna era l'Aquila. Ma Eusebio nel li-
bro dei Tempi dice che non fu rapito da Giove, ma da Tantalo Re di Phrigia; il che affer-
ma essere stato scritto da Phandro poeta, et che perciò nacque guerra tra Troio et Tan-
talo. Et di qui pare che rendi vano il detto d'Ovidio. Nondimeno secondo Leontio non è
vano. Dice egli Tantalo, per acquistar la gratia di Giove Cretese, da lui conosciuto per im-
pudicissimo, sotto i segni dell'aquila haver rapito Ganimede che cacciava et haverlo
donato a Giove; che poi fosse fatto pincerna degli dei ciò fu detto perché, figurato tra
l'imagini del cielo, forse per contento de' suoi dicono che è quella da noi chiamata Acqua-
rio. Nel quale fermandosi il Sole, la Terra viene bagnata da grandissime pioggie, dagli hu-
midi vapori delle quali alcuni hanno voluto le stelle nodrirsi; et così è fatto coppieri de-
gli dei. Questi fu nel tempo che Prito regnò in Argo.
Ilione figliuolo di
Troio, che generò Laumedonte.
Homero nella Iliade, dove spiega tutta la geneologia de' Troiani
fino ad Hettore et Enea, dice che Ilione fu figliuolo di Troio Re di
Troiani. Questi (secondo Eusebio nel libro dei Tempi) edificò quella fa-
mosa cittade per li versi d'Homero, Ilione, et dal suo nome così chiamolla. Questa è quel-
la che per ispatio di diece anni patì l'assedio dei Greci, et da loro fu destrutta. Fu edifica-
ta circa gli anni del mondo tremilaottocentonovantacinque. Leggiamo poi che Ilione
hebbe un solo figliuolo, Laumedonte, il quale (morendo) lasciò di sé herede.
Laumedonte figliuolo
d'Ilione, che tra maschi et femine hebbe otto figliuoli, cioè
Antigona, Hesiona, Lampo, Clitione, Ioe-
taone, Titone, Bucolione et Priamo.
Laumedonte re di Troia fu figliuolo d'Ilione, sì come nella Iliade è
scritto da Homero. Dicono gli antichi che costui volse circondare Ilio-
ne, o vogliamo dir Troia, di mura, et che con Apollo et Nettuno fece ac-
cordo ch'eglino gli fabricassero le muraglia per tanto prezzo da lui con giuramento a lo-
ro promesso. I quali havendo esseguita l'opra, et veggendo che la promessa non gli era ser-
bata, tutta Troia da Nettuno fu empiuta d'acque, et da Apollo le fu mandata la peste.
Là onde Laumedonte travagliato andò all'oracolo per consultarsi del rimedio, al quale fu
risposto ogni anno far di mistiere esporre ad un monstro marino una donzella Troia-
na; il che da' Troiani si faceva per sorte. Finalmente toccò la sorte ad Hesiona figliuo-
la di Laumedonte; la quale stando sopra lo scoglio ad aspettare il monstro marino vi
sovragiunse Hercole, il quale fece conventione con Laumedonte che s'egli libera-
va dal mostro la figliuola voleva che fosse tenuto donarli i cavalli generati da


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