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Plato - Respublica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 109v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


et divisi che furono combatterono tanto fra loro che restarono morti; i quali uccelli
dice Ovidio esser detti Mennoni. Questa fittione hebbe origine da un certo costume ser-
bato dai suoi d'intorno il rogo di Mennone, et da un certo maraviglioso caso che occor-
se. Fu antichissimo costume degli orientali che i più cari amici del Re (morto ch'egli era)
volevano col corpo di quello abbruggiarsi; et per ciò andando intorno a quel rogo et cir-
condandolo più volte, per lo calore o per la stanchezza o per altro si moiono, et sono
gettati nel foco reale. Onde penso che l'istesso fosse fatto al rogo di Mennone. Solino nel li-
bro delle Cose Maravigliose del mondo così dice: Sta appresso Ilion il sepolchro di Men-
none, d'intorno il quale per sempre certi uccelli dell'Ethiopia congregati insieme in schie-
ra ivi volano, i quali dagli Iliesi sono chiamati Mennoni.
Cremutio è l'auttore il qual
dice che ogni cinque anni si adunano insieme in questo modo nell'Ethiopia, et s'aggirano
d'ogn'intorno il palazzo reale di Mennone fino attanto ch'entrano in quello. Queste co-
se dice egli. Possiamo adunque per tai parole presumere per sorte essere accaduto che alho-
ra venissero ivi quegli uccelli dove si facevano le reali essequie di Mennone, et haver col
loro volo circondato quel loco; et indi dai semplici essersi creduto che quelli i quali si do-
navano alla morte per honore delle essequie reali andassero in faville, et di faville divenis-
sero uccelli. Ma l'essersi cangiato Mennone in uccello non è altro, al giudicio mio, che la
celebrata fama dell'huomo, la quale dopo la sua morte volò d'ogn'intorno per l'oratione
et lodi dei suoi popoli. Alcuni diceno che da lui fu edificato un famosissimo castello in Per-
sia chiamato Susi, vicino al fiume Surra.
Bucolione figliuo-
lo di Laumedonte, che generò Esipio et Pidaso.
Bucolione fu figliuolo di Laumedonte, sì come nella Iliade te-
stimonia Homero, mentre dice:
Bucolion figliuol di Laumedonte.
Di costui non habbiamo altro eccetto che generò due figliuoli, Esipio et Pidaso.
Esipio et Pidaso fi-
gliuoli di Bucolione.
Esipio et Pidaso furono figliuoli di Bucolione, come nella Iliade
scrive Homero, dicendo:
Fu da Esipio, et da Pidaso; i quali
Furono da la Nimpha Varvarea

Già partoriti al buon Bucolione.


Questi valorosi giovani furono nella guerra contra Greci, ma combattendosi amendue fu-
rono morti da Eurialo greco, come testimonia l'istesso Homero.


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