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Vergilius Maro, Publius - Georgica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 112v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


abbattimento fu salvato et difeso da Venere, aggiungendo che Pandaro per instigatio-
ne di Minerva trasse una saetta contra Menelao et il ferì. Di che nacque che quel con-
trasto, ch'era singolare, si fece generale. Finalmente amazzati già Hettore et Troilo
da Achille, egli con l'arco et le saette, nel cui essercitio era molto instrutto, per tradi-
mento d'Hecuba che di notte fece venir solo in Troia Achille sotto colore di dargli per
sposa Polisena, nel tempio del Timbreo Apollo amazzò quello; et egli poi da Pirro figli-
uolo d'Achille medesimamente fu morto. Questa historia veramente è adornata di poche
fittioni; le quali se pure vogliamo dischiarare, prima veggiamo il giudicio di Paris, nel
quale al giudicio mio è da seguire la openione di Fulgentio. Dice che la vita de' mortali
è divisa in tre parti, la prima de' quali si chiama Theorica, la seconda prattica, la ter-
za philargica; le quali noi con più volgari vocaboli chiamiamo contemplativa, attiva et
voluttuosa. Et di queste Aristotele (sì come fa ancho delle altre) benissimo tratta nel pri-
mo dell'Ethica. Queste Giove, cioè Iddio, accioché non paia che riprovandone alcuna
tolga il libero arbitrio a nessuno, rimette al giudicio di Paris, cioè di ciascun huomo,
affine che stia in suo volere approvare et pigliar per sé quella che più vorrà. Quello che
poi segua a colui che s'appiglia alla voluttuosa, col fine di Paris egli si dimostra. Che
ancho ei si lasciasse convincere da Venere, ciò è stato detto per manifestar la sua ignoran-
za, affine che appaia il da poco dà opra solamente a Venere et alla lussuria. Pandaro
poi instigato da Minerva fu detto per dimostrar l'astutia di Troiani, i quali veggen-
do Paris venir meno, per levarlo alla morte senza mantener i patti fecero in-
sulto contra Menelao.
Daphni et Ideo,
figliuoli di Paris.
Daphni et Ideo (come afferma Paolo) furono figliuoli di Pa-
ris et di Oenone, Nimpha del colle Ideo overo Pegaseo; i quali furo-
no da lui generati nel tempo ch'era pastore. Di questi non mi ricordo
mai haver trovato cosa degna di memoria.
Hettore figliuolo di
Priamo, che generò Astianatte.
Hettore, tra tutti gli altri per lo valor del corpo famosissi-
mo, celebrato da tutti i versi dei Poeti eccellenti, giovane che per ho-
norata fama vivrà forse fino al giorno novissimo, fu figliuolo del
Re Priamo et d'Hecuba. Testimonia Homero che costui havesse per
moglie Andromacha figliuola di Iettione signor di Thebe di Cili-
cia; dalla cui, nata già la guerra de' Greci, hebbe un figliuolo per no-
me Astianate, bench'egli il chiamasse Camandro. Costui adunque, come che fosse molto be-
ne amaestrato nell'arte della guerra, havea così grande ardir d'animo et era così forte
del corpo, che dopo l'haver amazzato Protesilao, che fu il primo che dalle greche navi


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