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Physica » Boccaccio, Giovanni Geneologia degli Dei - p. 113v

Boccaccio, Giovanni

Geneologia degli Dei. I quindeci libri di M. Giovanni Boccaccio ... tradotti et adornati per Messer Giuseppe Betussi da Bassano


no vennero in quelle parti da loro da indi in poi sempre possedute, et di tali capitani
ordinarono tra loro i Re; i quali poi sono cresciuti in lunga descendenza et splendore. Il
che, se bene da me non molto sia approvato, nondimeno non è né ancho negato, essendo ap-
presso Iddio tutte le cose possibili.
Astianatte figli-
uolo d'Hettore.
Sì come Astianatte spesso nella Iliade Homero, et nella Tra-
gedia Troade Seneca, dimostrano, fu unico figliuolo d'Hettore et An-
dromaca; il quale a lui nacque dopo il principio della guerra de' Greci con-
tra Troiani, come a pieno si può veder in Virgilio, dove descrive Andro-
macha che parla ad Ascanio. Il che ancho nella predetta Tragedia di
Seneca si vede, quando, essendo egli cercato da Ulisse per amazzarlo, sì come è il costume
dei fanciulli se ne fuggì in grembo alla madre; ma alla fine per forza volendolo i Greci nel-
le mani, gli fu dato. Et pria che le navi si sciogliessero da Sigeo (secondo alcuni) fu da un'
alta torre precipitato, overo (secondo altri) fu percosso ad un sasso, et così morì, accioché
nessuna discendenza della progenie di Priamo non andasse assolta. Questi (per testimonio
d'Homero) fu da Hettore per lo più chiamato Camandro.
Heleno, decimo figli-
uolo del Re Priamo.
Heleno fu figliuolo di Priamo et Hecuba et molto famoso indo-
vino, sì come Virgilio di lui parlando dimostra:
O Troia nato interprete dei dei,
Che di Phebo conosci il divin nume,
Et i tripodi Lauri, con le stelle,
Et intendi le lingue degli uccelli,
E interpreti gli auguri di lor penne;
Dinne ti prego, et la tua lingua snoda.

Sono di quelli che dicano che costui fu da' Greci ritenuto percioché, essendo stato da loro
preso, a quelli manifestò ciò che fosse di mistieri per pigliar Troia. Nondimeno egli, essendo
rovinata Troia, vietò a Pirro figliuolo d'Achille che non navigasse, et a' naviganti pre-
disse la futura peste. Là onde non solamente fu da Pirro serbato, ma ancho menato seco in
Albania, et concedutali parte del suo reame. Indi havendo rapito Hermiona ad Horeste,
a lui diede per moglie Andromacha, già moglie del fratello Hettore; la quale Pirro fin'hora
havea tenuto in loco di sposa. Finalmente (secondo Servio) essendo stato amazzato Pirro
da Horeste nel tempio d'Apollo, egli hebbe in custodia et conservò Mocosso figliuolo di
Pirro partorito da Andromacha et il reame, il qual Heleno chiamando il suo reame dal
nome del fratello Chaonia, ivi edificò una città a guisa di Troia, nella cui egli raccolse il
fuggitivo Enea, et l'honorò; et donatigli molti doni, il lasciò andar libero. Qual fine fosse
poi il suo, non mi ricordo haver letto.
Chaone, undecimo figliuolo di Priamo.


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